Governo Meloni, De Gennaro per la Guardia di Finanza: il conflitto interno passa dalla nomina

Governo Meloni, le frizioni della maggioranza si consumano attorno al nuovo nome per la Guardia di Finanza: De Gennaro in pole.

I vertici della Guardia di Finanza possono scuotere il Governo: se in meglio o in peggio dipende dalla quadra che si riuscirà a trovare nell’arco delle prossime 48 ore. Questa la deadline data da Meloni che vuole risolvere la questione carica nel minor tempo possibile per poi dedicarsi ad altro.

De Gennaro nomina
Diatriba di Governo sui vertici della Guardia di Finanza (ANSA)

Tra il dire e il fare, però, ci sono di mezzo i mal di pancia interni: trovare qualcosa che metta d’accordo Lega e Forza Italia con Fratelli d’Italia è ancora arduo. Soprattutto da quando è tornato alla carica anche Silvio Berlusconi: una presenza ormai di richiamo la sua, ma vederlo parlare nuovamente dopo un mese di convalescenza ha riacceso gli entusiasmi e le velleità politiche degli azzurri che si stringono attorno al proprio leader.

Governo Meloni, impasse sulla Guardia di Finanza: bagarre per i nuovi vertici

Come ha ribadito Tajani: “Altri riferimenti non ce ne sono”. Tornando ai nomi in ballo per le Fiamme Gialle, a sostituire Giuseppe Zafarana dovrebbe essere un nome condiviso, ma la sostanza è che ancora non ci sono certezze: in pole sembrava essere De Gennaro – proposto da Mantovano – ma Giorgetti si oppone al blitz del Sottosegretario, allora si è ripiegato su Umberto Sirico che però non piace troppo al Ministro della Difesa Crosetto.

Crosetto De Gennaro
Tensione sulle nuove nomine della Guardia di Finanza e Capo della Polizia (ANSA)

Questo costante rimpallo non giova alla stabilità interna e il tempo stringe, soprattutto perchè Zafarana è destinato all’ENI: sarà nominato Presidente il prossimo 10 maggio. Stesso giorno che si è data Giorgia Meloni per ascoltare definitivamente le proposte dei rappresentanti di partito.

L’ultimatum del Presidente del Consiglio

Poi virerà sul nome più unitario possibile. Si è pensato – in casi estremi – anche a una nomina di Zafarana a interim. Ultima spiaggia di un “tira e molla” senza fine: se si dovesse ripiegare sulla chance finale, vorrebbe dire che le cartucce al Governo Meloni iniziano a finire. La stabilità tanto paventata potrebbe essere solo di facciata.

Meloni De Gennaro
Meloni pronta all’ultimatum (ANSA)

Questo vuole evitare il Premier: una diatriba interna che non giova a nessuno. Diversa la questione sul nuovo Capo della Polizia: al posto di Lamberto Giannini, che dovrebbe essere nominato Prefetto di Roma, andrà Vittorio Pisani attualmente Vice Direttore dell’Aise.

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