Un nuovo processo si prospetta per Fausta Bonino, l’infermiera oggi 59enne di Piombino accusata di almeno 4 morti sospette su dieci avvenute in ospedale fra il 2014 e il 2015
Il caso delle morti sospette avvenute nell’ospedale di Piombino risale al 2014-2015 quando tra pazienti del reparto di un reparto nel giro di poco tempo sono decedute 10 persone.
In quel reparto lavorava l’infermiera Fausta Bonino, accusata all’epoca di essere l’autrice delle dieci morti ritenute sospette. A distanza di anni, la donna si trova nuovamente al centro dell’attenzione delle cronache con un nuovo processo d’appello bis per quattro dei dieci casi a lei contestati.
Inizialmente l’infermiera era stata pienamente assolta in secondo grado nel gennaio dell’anno scorso. La Corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione della donna, emessa dalla corte di appello di Firenze il 22 gennaio 2022, per gli altri sei casi di cui era imputata ma non per gli altri quattro che, appunto, la vedono ora nuovamente alla sbarra degli imputati.
Nuovo processo per Fausta Bonino, l’infermiera accusata di 4 morti sospetti a Piombino
L’infermiera di Piombino Fausta Bonino è stata accusata per molto tempo di aver provocato in modo volontario i decessi di alcuni pazienti nell’ospedale Villamarina di Piombino, nosocomio dove la stessa donna prestava servizio come infermiera. Secondo l’accusa l’infermiera somministrava alle vittime dosi massicce di eparina al punto da provocare in loro un’emorragia cerebrale e, conseguentemente, la morte.
Per questo motivo la donna fu arrestata nel marzo del 2016. La corte d’appello l’aveva poi assolta “per non aver commesso il fatto”, infliggendole solo un anno e mezzo per ricettazione, dopo che gli investigatori avevano trovato nella sua casa alcuni medicinali. Poi tornata in libertà in attesa del processo. Tre anni dopo, nell’aprile del 2019, arrivò la sentenza di primo grado con una condanna per quattro dei dieci casi contestati.
I giudici della Corte d’Appello di Firenze infine, ribaltarono il verdetto assolvendola da ogni colpa. A distanza di quattro anni, ora la nuova sentenza che rimette in discussione il caso. Il legale di Fausta Bonino, ha dichiarato in merito alla decisione presa dalla Cassazione: “E’ incomprensibile, ora aspettiamo le motivazioni per capire cosa può aver spinto la Cassazione ha annullare una sentenza ineccepibile come quella d’appello”.
Fausta Bonino: “Sono innocente, spero che la verità venga fuori”
La Cassazione richiedendo un nuovo processo a carico della donna ha in parte ribaltato la sentenza dell’appello precedente, secondo la quale vi era mancanza di “indizi gravi, precisi e concordanti” che mettessero in correlazione le morti dei pazienti con la responsabilità dell’infermiera.
Il lungo processo, dunque, continua. L’iter processuale nel corso del tempo è passato da una condanna all’ergastolo in primo grado per quattro delle dieci morti avvenute, alla completa assoluzione. Al momento, quindi, i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Firenze dovranno far luce nuovamente sulle quattro morti sospette alla base della condanna in primo grado.
In tutto questo, l’accusata Bonino ha sempre proclamato la sua innocenza. L’infermiera subito dopo la sentenza di assoluzione aveva dichiarato, come riporta anche Fanpage: “Non solo come donna e come mamma di due figli, uno dei quali medico, ma come infermiera. Io le vite le ho salvate non soppresse. E solo il sospetto è insopportabile. Spero che prima o poi la verità venga fuori“.