Bambina di 9 anni violentata in un centro profughi: la mamma denuncia l’orrore

Nel centro di accoglienza profughi Cara in provincia di Crotone è andato in scena l’orrore della violenza. Una bimba di appena 9 anni è stata stuprata da un uomo di 38 anni. L’uomo è stato arrestato dopo la denuncia della madre della piccola 

Il dramma è accaduto in un alloggio del centro accoglienza Cara, nel crotonese. La vittima è una bambina di appena 9 anni, violentata da un uomo, suo connazionale. Lo stupratore avrebbe approfittato della bimba in un momento in cui la piccola era rimasta sola.

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Orrore a Crotone: bimba violentata in un centro profughi. (ansa) free.it

L’uomo, giunto in Italia dal Camerun, sarebbe stato arrestato a seguito della denuncia esposta dalla madre della bimba, la quale ha raccontato tutto alle forze dell’ordine di Crotone dopo che la figlia le avrebbe confidato quanto subito dal 38enne.

Intervenuti gli agenti della Squadra mobile nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto a Crotone, hanno arrestato l’uomo che ora è rinchiuso in carcere con l’accusa di violenza sessuale su una minorenne.

Stuprata bimba di 9 anni: l’orrore in un centro di accoglienza profughi a Crotone

Il violentatore, anch’esso come la piccola vittima cittadino del Camerun, era ospite nel centro accoglienza di Isola Capo Rizzuto, provincia di Crotone, in quanto richiedente protezione internazionale.

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Orrore a Crotone, bimba di 9 anni violentata in un centro profughi (ansa) free.it

Ora nei confronti del 38enne il gip del Tribunale di Crotone ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale aggravata su minore. Dopo aver subito l’abuso sessuale, la bambina di 9 anni ha detto tutto alla madre la quale si è  rivolta alle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto.

Dalle indagini portate avanti dagli agenti della Mobile di Crotone sarebbero emersi riscontri su quanto raccontato dalla bambina. Dopo i dovuti accertamenti, la Procura della Repubblica di Crotone ha richiesto al Gip l’emissione della misura cautelare il quale ha immediatamente accolto la richiesta. Ora il profugo è in carcere. Mentre la bambina è affidata alle cure dei medici e della famiglia.

La denuncia Unicef: “Sempre più bambini profughi a rischio abusi”

La denuncia dell’Unicef sul numero di bambini in fuga dalle proprie terre a causa di guerre insensate o da Paesi troppo poveri ad affrontare un futuro degno di essere vissuto, o da disastri naturali è davvero elevato. Poveri bambini rifugiati che sbarcano sulle coste italiane alla ricerca di un baluardo di speranza. Fortunati quelli che arrivano a toccare la sabbia umida delle spiagge con i propri piedi e magari mano nella mano con almeno un genitore, se non muore in mare affogato a causa di qualche scafista sciacallo.

Ma quella speranza, purtroppo a volte dura poco. La vita tanto sognata si trasforma troppo presto in un inferno, che se va bene è burocratico. Ma se va male, sono costretti a subire violenze fisiche e privazioni di ogni genere. Sempre comunque nella miseria più totale.

I rischi che tutti i bambini corrono non solo durante gli spostamenti ma anche una volta giunti a destinazione sono diversi e elevati: violenza, abusi, sfruttamento e discriminazioni sono solo alcuni dei possibili scenari che molti dovranno affrontare. Sono privati di un’educazione e di cure mediche appropriate, spesso emarginati nelle comunità di arrivo, con grandi difficoltà nell’apprendere una nuova lingua e integrarsi in una nuova cultura. Secondo la direttrice generale Unicef, Catherine Russell: “Oggi ci sono più bambini bisognosi di assistenza umanitaria che in qualsiasi altro momento della storia recente. Devono fare i conti con un mix letale di crisi: conflitti, sfollamento e migrazioni, epidemie e malnutrizione crescenti”. Secondo una statistica stilata dall’Unicef, i bambini under 18 in fuga da guerre e atrocità sono oltre 36,5 milioni. E’ il numero più alto mai registrato.

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