Drone USA, così il caccia russo ha abbattuto il MQ-9 Reaper: diffuse le immagini dell’impatto – VIDEO

40 secondi di immagini che raccontano un rischio di escalation come se la Guerra Russia Ucraina già non fosse abbastanza. Il comando europeo delle forze armate USA hanno diffuso il video dello scontro tra il drone americano MQ-9 Reaper e il jet di Mosca.  

Cosa è successo nei cieli sopra il Mar Nero, un impatto che ha tenuto con il fiato sospeso molti, per la paura che l’abbattimento del drone americano MQ-9 Reaper da parte di un caccia da combattimento russo potesse scatenare una escalation diplomatica delle peggiori nonostante il conflitto in essere tra Russia e Ucraina. Martedì 14  marzo il drone di sorveglianza americano è stato abbattuto.

Drone USA MQ-9 Reaper scontro con jet russo
Drone USA MQ-9 Reaper scontro con jet russo: video diffuso dal Pentagono

Nelle immagini sono evidenti gli istanti di cosa accade sopra il Mar Nero. La telecamera del drone MQ-9 Reaper inquadra la coda con l’elica del velivolo mentre da dietro arriva il cacia di Mosca SU-27. Il jet scarica carburante sul drone, una tecnica utilizzata spesso, come in queste occasioni, per bloccare i motori. L’azione si ripete una seconda volta, in questo caso salta la connessione con la registrazione video che si interrompe all’improvviso. Poco più tardi quando la telecamera riprende il suo funzionamento l’elica è visibilmente danneggiata e si capisce che il drone sta per cadere. Secondo gli Stati Uniti sarebbe la prova della collisione tra il caccia russo e il velivolo americano.

La replica degli americani: cosa succede in questi casi

Una prova certa dello scontro e quindi della volontà di Mosca di abbattere un il drone americano. Il drone è stato fatto precipitare da remoto nelle acque del Mar Nero dove anche oggi la Marina militare russa è tornata a navigare e scandagliare quel pezzo di mare alla ricerca del relitto. Per precauzione, scongiurando che i resti del velivolo potessero finire in mano nemica, gli americani hanno cancellato i dati raccolti nella memoria di bordo. I droni di sorveglianza tra gli altri hanno il compito di recuperare le informazioni necessarie e poi inviare le informazioni agli ucraini sugli obiettivi da colpire.

Ieri i rispettivi ministri della Difesa, di Mosca e USA, Shoigu e Austin, hanno discusso del caso al telefono. Secondo il ministro americano si tratterebbe di un atto che segna un comportamento molto pericoloso e aggressivo da parte di Mosca che a loro dire violano di continuo il diritto internazionale infischiandosene delle conseguenze gravi che potrebbero creare. Sulla questione è intervenuto anche il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov che invece ha accusato il Pentagono di far finta di non sapere che si deve evitare di entrare nello spazio aereo russo in quel pezzo del Mar Nero. Spazio che da quando è in atto il conflitto con l’Ucraina è di fatto off limits per tutti.

La NATO conferma aiuti a Kiev

Intanto dalla decima riunione Ramstein dei paesi Nato in videocollegamento ha rinnovato l’aiuto militare dell’occidente a Kiev. Rafforzamento della difesa aera e invio di munizionamento per i soldati e mezzi armati di Kiev. Soddisfatto il presidente Zelensky: “Segnali positivi” ha detto.

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