Guerra Russia Ucraina, nervi tesi con l’America. Un jet russo si sarebbe scontrato con un drone USA: gli scenari del conflitto.
Se l’America aspettava un segnale per muoversi, è arrivato nella notte con conseguenze in tarda mattinata. Un jet russo si sarebbe scontrato con un drone USA che stava facendo un’esercitazione sul Mar Nero. Il condizionale resta perchè proseguono le ricostruzioni, mancano ancora certezze, ma l’intenzione di andare a fondo su questo c’è.
Al punto che il telefono di Biden squilla incessantemente per capire che tipo di situazione ci sia. La presenza degli Stati Uniti al fianco di Zelensky ha inalberato – non poco – Mosca. Putin non arretra. L’ha dimostrato nelle scorse settimane, quando il Presidente degli Stati Uniti ha detto “Io sono un cittadino di Kiev” – frase per accertare un’alleanza senza precedenti – il leader russo ha allertato le Forze dell’Ordine per attaccare nuovamente Kharkiv e Odessa.
Quanto visto negli oblast è la dimostrazione che non sarà solo una guerra a “mano armata”. Si tratterà di un conflitto basato sulle risorse e la gestione delle riserve: fiaccare l’avversario in qualunque modo. Dato che gli USA agevolano l’Ucraina con armi a lunga gittata e ultimi ritrovati in fatto di tecnologia, l’unica cosa da fare – secondo i russi – potrebbe essere stata mandare un avvertimento.
Quindi il drone americano distrutto non sarebbe altro che un assaggio di quello che realmente potrebbe succedere: Putin non ha intenzione di ingaggiare uno scontro frontale a stelle e strisce. Vuole – anzi: vorrebbe – solo ristabilire la gerarchia. Il conflitto ucraino lo vede in vantaggio, questo afferma il Washington Post, la “provocazione” agli americani serve per ribadirlo.
Di questo avviso è l’Ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov che bolla tutto sotto l’etichetta di strategia, ma evidentemente c’è dell’altro. Scenari che nessuno ha interesse a rivelare, ma la Russia ha chiesto agli USA di mettere fine alle esercitazioni militari presso i confini russi.
Una priorità che sottolinea quanto a Mosca abbiano il timore che Biden prenda posizione in maniera netta, al punto da scendere in campo non solo sul piano diplomatico. In tal caso sarebbe davvero l’inizio della fine: le basi per una nuova offensiva passano dagli Stati Uniti, ma se prima bisognava temere i carri armati, ora a mettere paura sono i droni.
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