Gaspare Spatuzza torna libero: il noto criminale di Cosa Nostra ha 40 omicidi sulle spalle, tra i fautori della strage di Via D’Amelio.
Gaspare Spatuzza torna in libertà. In tempi in cui si discute dell’attendibilità del 41bis, se non sia una misura troppo gravosa e ai limiti del consentito, anche tin relazione alla condizione di Alfredo Cospito, l’anarco insurrezionalista che proprio in queste settimane vorrebbe rivedere la sua situazione carceraria, a ottenere la libertà condizionale è uno dei criminali più efferati del recente passato di Cosa Nostra.
La mafia stragista, com’è stata definita recentemente, dovrebbe essersi conclusa con Matteo Messina Denaro. La certezza non c’è, sicuramente la criminalità organizzata ha cambiato sistema. Meno violenza, più strategia: proprio alla luce di questo Spatuzza ha ottenuto la libertà condizionale che aveva chiesto da tempo. I motivi sono da rintracciare in diversi contesti: il primo riguarda gli studi che l’uomo avrebbe fatto durante la detenzione.
Gaspare Spatuzza, il noto criminale di Cosa Nostra torna libero: il motivo
Ha preso la laurea in teologia: sembrerebbe essere un’altra persona rispetto al passato, un trascorso con più ombre che luci. 40 omicidi alle spalle, compresa la strage di Via D’Amelio che segna le esistenze di un Paese, dopo aver colpito al cuore la Democrazia. L’uomo, catturato nel ’97, dovrà rispettare le prescrizioni del tribunale: nel corso dei prossimi 5 anni, non potrà frequentare pregiudicati e allontanarsi dalla zona di residenza indicata dalla Questura.
Opportunità, quella di iniziare a rifarsi una vita fuori dal carcere, dovuta anche al contributo che Spatuzza ha dato nelle sue deposizioni. Il noto esponente di Cosa Nostra, detto ‘U Tignuso, ha favorito numerose ricostruzioni importanti che hanno agevolato arresti illustri e la possibilità di fare chiarezza riguardo numerosi aspetti. Compresi quelli che portano a una presunta commistione tra Stato e mafia, all’interno dell’ormai nota indagine denominata “La Trattativa”. Spatuzza tratta, ottiene e spera. Di ricominciare, lontano dal passato.
Anche se cancellare quel che ha fatto resta impossibile. Nonostante abbia trovato ristoro nella Fede e nella forza della religione. In grado di insegnargli la dialettica e un diverso modo di porsi. A una parte dell’opinione pubblica questo non basta, non si placano infatti le polemiche. Il peso della Giustizia, però, ha un’altra consistenza. Da questo si riparte, consapevoli del fatto che su Cosa Nostra – specialmente dopo la cattura di Messina Denaro – ci sia ancora molto da dire.
