Reddito Di Cittadinanza, ecco MIA | Come cambia il provvedimento: misure e modalità

Reddito Di Cittadinanza addio. Arriva MIA: Misura d’Inclusione Attiva. Si tratta sempre di un sussidio, ma cambiano forme e modalità.

Reddito Di Cittadinanza, ormai, è un termine in disuso. Il motivo è la reazione del Governo Meloni che, dal primo giorno d’insediamento, ha fatto la guerra al provvedimento targato Movimento Cinque Stelle: volontà che ha alimentato per mesi polemiche di ogni tipo, l’impressione era quella che migliaia di persone sotto la soglia di povertà rimanessero senza riferimenti e soprattutto senza sussidi.

Giorgia Meloni Reddito Di Cittadinanza
Giorgia Meloni pronta a rimpiazzare il Reddito Di Cittadinanza (ANSA)

Giorgia Meloni ha spiegato che il suo sarebbe stato un Governo del fare, prendendo a modello le parole renziane, ma aggiungendo “non disturbare” che cambia tutto. Almeno nella forma. La sostanza arriva oggi, dopo che Giorgia Meloni aveva anticipato che sarebbero cambiati i parametri: in altre parole, il Reddito Di Cittadinanza va in pensione, ma non la volontà di aiutare i meno abbienti. Arriva, infatti, MIA. Misura d’Inclusione Attiva. È lei che prenderà il posto del Reddito, in che modo? Le forze politiche sono al lavoro, ma un primo progetto c’è già.

Reddito Di Cittadinanza addio: arriva MIA, cos’è e come funziona

La Ministra Calderone (Lavoro e Politiche Sociali) stava spiegando nei giorni scorsi che la maggioranza sta lavorando sul GOL: il programma di Garanzia Occupazione Lavoro. Una priorità che va di pari passo con l’attivazione digitale. Poi partiranno le nuove misure, tra cui MIA che vedrà un sussidio di 500 euro per i disoccupati. La somma scende a 375 per gli occupabili, cambia tutto per quelli che hanno le proposte di lavoro congrue: 47mila i fruitori di Reddito con cui è stata concordata un’attività formativa da svolgere.

Reddito Di Cittadinanza Giorgia Meloni
Il Presidente del Consiglio sostituisce il Reddito Di Cittadinanza (ANSA)

Significa che i controlli, in tal senso, sono aumentati. Tradotto in percentuale vuol dire: respinte 46.250 domande di Reddito, revocate 7986 prestazioni, 14769 le pratiche in decadenza. Una vera e propria cernita che, dall’attuazione di MIA, andrà ancor di più nello specifico con il potenziamento dei Centri Per L’impiego. Nella fattispecie MIA si potrà richiedere – stando a quanto riporta il Corriere della Sera – a partire dal 1° settembre 2023: la richiesta potrà essere avanzata solo se si appartiene a due categorie di persone.

Le famiglie povere senza persone occupabili: dove c’è un over 60 o una persona con disabilità, e le famiglie povere con persone occupabili dove ci sono situazioni diverse ma con almeno un componente fra i 18 e i 60 anni di età. Gli occupabili che oggi beneficiano del Reddito potranno presentare domanda per la MIA che sarà meno generosa. La macchina si è messa in moto, ma cambiano diversi aspetti: il risparmio complessivo dovrebbe essere di 3 miliardi totali, assicura Giorgetti, rispetto agli 8 che attualmente prevede la misura in essere.

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