Caso Cospito, Italia strigliata dall’Onu: “Rispettate dignità e umanità dell’anarchico” | La lettera dal 41bis

Caso Alfredo Cospito: interviene l’Onu e richiama il governo italiano a rispettare gli standard internazionali e gli articoli 7e 10 in riferimento alla condizioni detentive dell’anarchico.

In attesa di esprimersi nel merito, l’Alto commissariato dell’Onu ha inoltrato al governo italiano la richiesta del rispetto degli standard internazionali e degli articoli 7 e 10 del Patto Internazionale in relazione alle condizioni in carcere di Alfredo Cospito

Caso Cospito
Caso Cospito, l’Onu all’Italia: violate dignità e umanità dell’anarchico (ansa) free.it

L’Onu chiede così all’Italia di assicurare che i diritti umani vengano rispettati anche in carcere nel rispetto della dignità e dell’umanità dell’anarchico, in regime di 41 bis e in sciopero della fame da quasi 5 mesi. La richiesta dell’Onu è stata notificata alla rappresentanza del governo italiano a Ginevra nonché all’avvocato di Cospito, il legale Flavio Rossi Albertini, lo scorso primo marzo.

Lo stesso legale con il presidente di “A buon diritto” Luigi Manconi, dopo il rigetto del ricorso avanzato per l’assistito Cospito in Cassazione, aveva inoltrato una comunicazione individuale alla Commissione Diritti Umani denunciando le condizioni in carcere a cui il suo assistito era sottoposto in regime di 41bis.

Onu all’Italia “Rispettare i diritti umani dell’anarchico”

Come riporta Repubblica, nel comunicato giunto al legale Rossi Albertini in risposta alla lettera individuale precedentemente inviata dallo stesso alla Commissione Diritti Umani, si legge: “In attesa della decisione sul merito della petizione individuale presentata per Alfredo Cospito, il Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha deciso di applicare una misura provvisoria che consiste nel richiedere all’Italia di assicurare il rispetto degli standard internazionali e gli articoli 7 e 10 del Patto internazionale sui diritti civili e politici in relazione alle condizioni detentive di Alfredo Cospito”.

Caso Cospito
Caso Cospito, l’Onu all’Italia rispettate diritti umani dell’anarchico (ansa) free.it

A seguito della richiesta dell’Onu all’Italia, il difensore di Cospito dichiara che il il ministro della Giustizia non ha preso nessuna iniziativa per “migliorare la condizione detentiva di Alfredo Cospito. Rappresenterebbe un grave precedente se la decisione adottata dal Comitato rimanesse lettera morta e l’Italia dimostrasse indifferenza all’Onu. Le misure urgenti che avrebbero un effetto immediato, vengono adottate dal Comitato quando sussiste il rischio imminente per la tutela dei diritti essenziali della persona e al fine di evitare danni irreparabili al ricorrente nelle more della decisione finale del Comitato. Il danno irreparabile sarebbe ad esempio la morte di Alfredo Cospito durante la detenzione”.

Nel frattempo Cospito dal carcere di Opera scrive una lunga lettera in cui parla del regime a cui è sottoposto: il 41 bis definendolo “disumano”. In un passaggio della missiva l’anarchico scrive: “Sono seppellito vivo in una tomba. E’ un luogo di morte. Non posso vivere in un regime disumano come quello del 41bis, dove non posso leggere quello che voglio, libri, giornali, periodici anarchici, riviste d’arte e scientifiche, di letteratura e di storia. Qui non posso aver alcun contatto umano, non posso più abbracciare una persona cara. Un regime dove le foto dei tuoi genitori vengono sequestrate”. 

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