Le auto inquinanti sono un nuovo argomento dibattuto in tutta Europa: la novità sorprende. Cosa c’entra l’emissione dell’anidride carbonica e quali sono i dettagli che non piacciono alla maggioranza di Governo in Italia.
Il Parlamento europeo è pronto a votare un piano per lo stop alle autovetture diesel e benzina a partire dal 2035. Proprio la Commissione ha intenzione di valutare le emissioni di CO2 durante l’intera ciclo di vita di un’automobile. Sulla vicenda la politica italiana non è tutta dello stesso avviso, specialmente la maggioranza che fa fronte comune in merito alla decisione.
La maggioranza di Governo, in primis Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, hanno ufficializzato la propria posizione in merito alla vicenda. Nel frattempo in Europa la strada è delineata, ma non mancano gli ostacoli in Italia per una linea comune sul fronte maggioranza, differente invece per parte dell’opposizione.
L’accordo è stato raggiunto nell’Unione europea lo scorso mese di novembre, da qui la decisione di stoppare veicoli inquinanti di nuova immatricolazione a partire dal 20235. La Seduta Plenaria ha dato l’ok con 340 voti favorevoli, 279 quelli contrari e 21 gli astenuti. L’obiettivo è quello di avviare un percorso per azzerare le emissioni delle nuove vetture, stessa cosa dicasi per le auto commerciali leggere, tutto sempre a partire dal 2035.
Nel giro di due anni, inoltre, la Commissione ha intenzione di presentare i dati sulle emissioni delle vetture e dei furgoni venduti all’interno del mercato dell’Unione europea. Ma le novità non finiscono. Entro dicembre 2026 spetterà alla Commissione monitorare i valori limite delle emissioni con i dati sul consumo di energia e carburante.
Il nuovo provvedimento ha inoltre stabilito che chi realizza volumi di piccola produzione (da mille a 10 mila vetture e da mille a 22 mila furgoni) potrà ottenere una deroga fino alla fine del 2035.
Di fatto, quindi, i produttori di meno di mille nuovi veicoli all’anno continueranno ad essere esenti anche dopo il 2035, tutto cambierà invece per gli altri. Decisivo il voto finale del Consiglio dell’Unione europea che dovrà approvare ufficialmente il testo prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
La legislazione per nuove vetture e i veicoli commerciali leggeri punta ad abbattere emissione di CO2 dal 2035. Gli obiettivi intermedi, in ottica riduzione, vanno dal -55% entro il 2030 per le vetture e del -50% per i furgoni.
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