Caso Cospito, alta tensione: “A Bologna ci sarà un attentato” | Come è stata rivendicata la minaccia

Sale la paura per eventuali attentati legati al caso Cospito. Nel mirino la città di Bologna, una telefonata arrivata al Resto del Carlino ha fatto scattare l’allarme. Digos a lavoro

Una telefonata anonima fa salire alta l’allerta. Il caso Cospito non accenna a sparire dalle pagine della cronaca, sui banchi della politica, sulle scrivanie dei magistrati, e dietro le sbarre di chi è condannato al  41bis. ” A Bologna ci sarà un grave attentato in relazione al caso Cospito”.

Caso Cospito, telefonate di minacce a Bologna
Caso Cospito, telefonate che minaccia attentato a Bologna. Foto Ansa

Sarebbe questo il testo della telefonata, al momento anonima,  arrivata nella serata di martedì 31 gennaio alla portineria del quotidiano Il Resto del Carlino. A dare la notizia l’edizione bolognese dello stesso giornale.

Immediato l’intervento della Digos in Via Mettei per sentire la testimonianza di colui che raccolto la chiamata. Da dove è arrivata questa telefonata? Le indagini sono ovviamente serrate e in corso, anche perchè sempre ieri e sempre al Carlino, secondo quanto scrive La Repubblica, una lettera sarebbe stata recapitata contenete minacce all’indirizzo della Premier Meloni e del ministro della Difesa Crosetto, in virtù della posizione assunta dal Governo nei confronti dell’Ucraina “In caso di persistenza saremo costretti a prendere sei seri provvedimenti”. Sarebbe questo il testo inviato anche in questo caso da un mittente anonimo.

Caso Cospito, una telefonata minaccia attentato a Bologna

Caso Cospito, una telefonata anonima minaccia attentato a Bologna
Caso Cospito, una minaccia anonima minaccia attentato a Bologna. Foto Ansa

Tornando alla telefonata di minacce sull’attentato: arrivata intorno alle 8 del mattino. La voce sembra possa appartenere ad una persona giovane, atona nell’accento. Forse una lieve inflessione bolognese. Non si sa ancora se questa chiamata sia partita da un cellulare o da un telefono pubblico. La Digos come detto è a lavoro e non esclude nè sottovaluta alcuna pista. A Bologna pare sia attiva ancora una cellula di anarchici composta da una ventina di persone e poi, il clima che in questo momento si respira in tutta Italia intorno al caso Cospito non consente di tenere un profilo basso.

Sempre nella città bolognese la vicenda dell’esponente anarchico contro il regime del 41 bis ha spaccato la politica locale. Emily Cancy, numero 2 di Palazzo d’Accursio infatti avrebbe deciso dicendolo pubblicamente di aderire all’appello lanciato da numerosi intellettuali affinchè il ministro  della Giustizia intervenga a favore di Cospito condannato all’ergastolo.

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