Caso Alfredo Cospito, condizioni di salute peggiorate: trasferito in carcere a Milano | Attacchi incendiari a Roma

Continua la guerriglia urbana degli anarchici in favore della causa di Cospito. Il detenuto è al 41 bis al carcere di Opera, a Milano, mentre si apprende che le sue condizioni di salute sono in netto peggioramento. Se ne discuterà nel CdM di oggi pomeriggio.

Alfredo Cospito è un anarchico che da diversi mesi conduce la sua battaglia contro il carcere duro del 41 bis. Dopo un prolungato sciopero della fame, la salute dell’uomo è stata compromessa, tanto più che è stato trasferito dal penitenziario di Sassari a quello di Opera.

Peggiorano le condizioni di salute di Cospito. Se ne discute in CdM
Peggiorano le condizioni di salute di Cospito. Se ne discute in CdM – Free.it AnsaFoto

E’ qui che Cospito sconterà la sua pena assistito da un centro clinico attrezzato in caso la situazione dovesse peggiorare. L’anarchico condannato per terrorismo, è visitato tre volte al giorno. Il suo caso, amplificato dalle ultime vicende di violenza urbana, sarà esaminato dal Consiglio dei Ministri.

Alfredo Cospito: la vicenda sul tavolo del Governo

La spinoso caso dell’anarchico detenuto in regime di 41 bis per attività terroristica sarà discusso nel Consiglio dei Ministri di oggi, alle ore 18. L’uomo è in condizioni precarie, in esito dello sciopero della fame che ha deciso di intraprendere per protestare contro il carcere duro. “A scopo prudenziale” si è reso pertanto necessario il trasferimento da Sassari a Milano, dove risulta al momento rinchiuso nel carcere di Opera. Il penitenziario è fornito di un centro medico capace di far fronte ad ogni evenienza. L’avvocato difensore dell’uomo ha confermato il trasferimento del suo assistito. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, potrebbe sempre decidere di sospendere il 41 bis.

Al riguardo, proprio in queste ore, il Guardasigilli è raggiunto da numerosi appelli di revoca del carcere duro, compreso quello dell’avvocato difensore dell’anarchico. A sottolineare però la pericolosità del condannato, è stato il titolare del Viminale. Nonostante il legale di Roberto Adinolfi, gambizzato proprio da Cospito, abbia chiesto un atto di clemenza, per Matteo Piantedosi “Cospito è un personaggio pericoloso”. Ad ogni modo Nordio avrà tempo per decidere fino al 12 febbraio.

Peggiorano le condizioni di salute di Cospito. Se ne discute in CdM
Peggiorano le condizioni di salute di Cospito. Se ne discute in CdM – Free.it AnsaFoto

Gli anarchici incendiano 5 auto

Intanto non si arresta la violenza in strada in nome di Alfredo Cospito. Movimenti anarchici continuano la loro personale lotta contro lo Stato perorando la revoca del 41 bis per Cospito. Episodi inquietanti in tal senso si sono registrati anche all’estero contro sedi diplomatiche italiane. In proposito il capo del Governo, Meloni, aveva detto che un ripensamento sulla questione sarebbe stato fuori luogo, in quanto “Lo Stato non si fa intimidire”.

L’associazione Antigone si è unita al coro di coloro che chiedono la sospensione del 41 bis, pubblicando una foto del detenuto, fortemente dimagrito. A Opera Cospito sarà ricoverato nel “servizio di assistenza intensificata”, in modo da consentirgli un collegamento diretto con l’ospedale. Dopo i disordini degli scorsi giorni, a Roma sono state date alle fiamme 5 macchine. Tutte erano accomunate dal fatto che avessero impresso il logo Tim e si trovassero nel piazzale della sede di Telecom. Tre vetture sono andate completamente distrutte. Le altre due sono state danneggiate. Segno tangibile di un crescendo della tensione.

Il legale dell’anarchico: “non accetterà somministrazioni di cibo”

Finora Alfredo Cospito si è nutrito con acqua e integratori, perdendo circa 30 chili. Il suo avvocato Flavio Rossi Albertini ha dichiarato che il suo assistito “Non accetterà somministrazioni di cibo e continuerà sicuramente lo sciopero della fame”. Ancora il legale ha commentato che: “L’unica novità di questo trasferimento è che nella struttura di Opera hanno specialisti in grado di intervenire tempestivamente in caso di emergenza”.

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