29enne aggressione violenta: calci e pugni perché indossava il nijab

Aveva il viso e il capo coperto dal nijab e per questo una ragazza bengalese è stata aggredita, prima verbalmente e poi fisicamente da tre donne. Il fatto è accaduto a Marghera poco fuori Venezia. 

Camminava per le vie di Marghera con indosso il nijab – il velo presente nella tradizione araba preislamica e in quella islamica che copre l’intero corpo della donna, compreso il volto, lasciando scoperti solo gli occhi – quando è stata aggredita da tre donne. La giovane vittima di origine bengalese stava recandosi a casa di alcuni parenti e improvvisamente si è sentita insultare.

ragazza bengalese aggredita
Ragazza bengalese aggredita a calci e pugni perché indossava il nijab (Pixabay)

La storia di violenza verbale e fisica giunge dal nord Italia e, più precisamente, da Marghera, paese in provincia di Venezia. La ragazza di 29 anni, moglie di un imam ha raccontato tutto agli inquirenti dopo essere stata portata al pronto soccorso a causa delle lesioni subite.

Una vicenda di odio razziale e religioso che ha sconvolto la comunità musulmana di Marghera al punto da annunciare una manifestazione. Il grave episodio è stato riportato non solo dalla cronaca locale ma, in poco tempo, si è espanso anche a livello nazionale.

Ragazza bengalese aggredita: pugni e calci perché indossava il nijab

La giovane ragazza 29enne ha avuto timore per la sua incolumità quando, per strada, alcune donne le si sono avvicinate insultandola. Il motivo dell’aggressione, prima verbale e poi sfociata in fisica, sarebbe dovuto al nijab che la vittima indossava: ovvero il velo che copre quasi integralmente il corpo e il capo delle donne musulmane e islamiche.

ragazza bengalese aggredita
Ragazza bengalese aggredita a calci e pugni da tre donne in provincia di Venezia (Pixabay)

Cittadina bengalese ma in Italia da 15 anni, la 29enne, moglie di un imam, si stava dirigendo verso l’abitazione di alcuni parenti quando tre donne hanno iniziato a infierire verbalmente contro di lei. La stessa vittima racconta le frasi di odio nei suoi confronti: “Ma come ti sei vestita, questa sembra un fantasma”; “Non sanno nemmeno che in Italia non si può andare in giro conciati in questo modo”.

Alle prime offese è intervenuto il padre della giovane bengalese ma questo non ha impedito alle tre donne di andare oltre, aggredendo la vittima anche fisicamente: calci e pugni che hanno portato la giovane direttamente in ospedale con una prognosi di 5 giorni. Dopo il referto medico la ragazza ha sporto denuncia ai carabinieri. Tra un pugno un insulto e un calcio, le tre donne hanno anche ridotto a brandelli il nijab della vittima. Alla notizia di quanto accaduto, la comunità musulmana ha invocato giustizia organizzando una manifestazione cittadina.

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