Indonesia, eruzione vulcano Semeru: allarme tsunami in Giappone – VIDEO

Una nube nera questa mattina ha investito e ricoperto l’isola indonesiana di Giava. E’ esploso il vulcano Semeru che ha lanciato le sue ceneri e i gas fino a oltre 2 km in alto verso l’atmosfera.

Il centro indonesiano di vulcanologia e mitigazione dei disastri geologici ha alzato a livello 3, il più alto in assoluto, il grado di pericolo. “Ciò significa che la popolazione è minacciata e che l’attività del vulcano si è intensificata“, ha spiegato Hendra Gunawan, vulcanologa del centro.

Eruzione Semeru
Indonesia, eruzione vulcano Semeru: allarme tsunami in Giappone

Gli esperti indonesiani hanno detto che le piogge monsoniche erodono e fanno crollare la cupola di lava, provocando un’eruzione violente e veloce. Per questo, fin dai primi attimi è cominciata l’evacuazione della popolazione di Giava. “Diverse centinaia di persone sono state trasferite in rifugi temporanei. O lasciate in altre aree sicure. Sono per lo più donne, bambini e anziani”, ha spiegato Joko Sambang, che dirige l’agenzia di gestione dei disastri a Lumajang, nella provincia di East Java.

Il vulcano è alto 3.676 e il pennacchio di fumo ha raggiunto i 15 km. La cenere ha ricoperto tutto e oscurato il sole. Inoltre, la lava ha bruciato vegetazione e strutture che ha trovato sul suo percorso. Si segnalano anche molte scosse di terremoto ma per ora i soccorritori non hanno denunciato vittime.

Eruzione Semeru, panico a Giava | L’evacuazione della popolazione. Ma non ci sono vittime

Ora il rischio è che l’eruzione e le scosse provochino uno tsunami. Per questo, il centro giapponese di monitoraggio dei maremoti sta valutando l’allarme ed è pronto a dare un allarme generale nel caso in cui dovesse arrivare un’onda anomala. Ma la popolazione di Giava, ormai, è abituata.

L’ultima grande eruzione, infatti, è avvenuta quasi esattamente un anno fa, nel dicembre 2021 e provocò la morte di 51 persone. Prima che iniziasse l’eruzione questa mattina, ci sono state molte scosse di terremoto nella parte occidentale dell’isola. In particolare, a novembre c’è stata una scossa molto forte che ha provocato la morte di più di 300 persone.

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