Pelè, l’ultima sfida: le condizioni del fuoriclasse preoccupano i fan

Pelè, il mondo del calcio in ansia. Gli appassionati sostengono il fuoriclasse nel suo momento più duro: le condizioni del brasiliano.

Pelè alle prese con l’avversario più duro. Il campione soffre da diverso tempo di tumore al colon: una battaglia che sta portando avanti da solo – supportato dalle migliori equipe mediche – per cercare di abbattere “l’ospite indesiderato” come l’ha definito spesso. Termine coniato anche da Gianluca Vialli. Destini opposti, stesse sfide. Pelè rappresenta il punto di arrivo per molti nel calcio, proprio come Maradona: a differenza dell’argentino, il collega per parecchio tempo era rimasto fuori dai radar per poi mostrarsi in occasioni ben precise.

Pelè condizioni
Pelè, tifosi preoccupati per le condizioni del brasiliano (LaPresse)

Nel corso di varie edizioni del Pallone d’Oro ha sempre detto la propria: quelle parole di stima per Mbappè, il più simile a lui, secondo ‘O Rey, “Peccato per la testa”, diceva. Ora, invece, serve la lucidità necessaria per affrontare la strada più difficile nel suo lungo cammino. La lotta al tumore al colon prosegue, ma i trattamenti chemioterapici finiranno. Il campione non risponde più alla terapia: resta solo la forza d’animo e le cure palliative. Il verdetto è scritto: da San Paolo, in Brasile, dove è ricoverato, fanno sapere che è iniziato il trattamento per malati terminali.

Pelè malato, basta chemio: solo cure palliative, tifosi in ansia

Questione di tenacia e forza. Sono solo in due: Pelè e la malattia, in questo ultimo “scontro” il cui destino sembra essere già segnato. I tifosi di tutto il mondo sono in ansia, in attesa di capire qualcosa in più. Sembra che il campione voglia mettercela tutta per ritardare la fine: “Cure palliative per alleviare il dolore”, il responso.

Condizioni Pelè
Il campione in fase terminale (LaPresse)

Dietro c’è molto di più: ovvero la dignità di un uomo che cerca, con l’abnegazione che ha sempre avuto, di andare oltre i verdetti. Si moltiplicano con il passare delle ore i messaggi di sostegno per lui. La malattia si sarebbe aggravata, secondo le ultime ricostruzioni, lo scorso settembre. Da allora è come avere a che fare con una clessidra, lentamente si sta svuotando, ma non è ancora il momento di cedere.

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