Mutui, il rialzo dei tassi crea difficoltà: meglio rinegoziare? Cosa dicono gli esperti

A causa dell’aumento dei tassi di interesse molti clienti con un muto ancora acceso starebbero pensando di passare dal tasso variabile a quello fisso. Cosa fare al riguardo?

I tassi di interesse hanno subito un aumento per decisione della BCE. Il punto di caduta si ripercuote però sulle rate dei mutui, accresciute anche loro. Al momento  Francoforte non sembrerebbe intenzionata a intraprendere un’inversione di marcia.

La Bce alza i mutui: surroga o rinegoziazione?
La Bce alza i mutui: surroga o rinegoziazione?
– AnsaFoto

Una situazione sempre più preoccupante che si somma al carovita legato alle bollette ormai alle stelle e alle maggiorazioni sui generi alimentari.

L’aumento dei mutui: la rinegoziazione

Alcune associazioni di categoria a difesa dei consumatori avrebbero calcolato il rialzo dei mutui pari a 50 euro in più al mese. Al riguardo molti clienti starebbero pensando a rinegoziare con l’istituto di credito il mutuo. Altri però opterebbero per una surroga, cambiando pertanto banca e lì trasferendo il contratto. Andiamo con ordine e proviamo a capire quali sono le differenze. Con la rinegoziazione non si prevedono ulteriori spese dovute al notaio, né alle commissioni né ad altro. Inoltre le garanzie della banca restano valide. L’ostacolo potrebbe però essere rappresentato dalla banca, di solito restia a rinegoziare. Nel passaggio da un tasso variabile a quello fisso dovranno essere presi in considerazioni alcuni fattori e i reali benefici dell’operazione. Anzitutto la durata del mutuo e la sostenibilità del pagamento della rata mensile. Con il tasso fisso la il mutuo nel suo complesso potrebbe risultare più caro ma al riparo dalle improvvise oscillazioni che potrebbero verificarsi.

L’aumento dei mutui: la surroga

Per quanto concerne la surroga, si configura la sostituzione del mutuo precedente con uno nuovo, presso un’altra banca. Diverse saranno quindi le condizioni. Tenuto conto della legge Bersani del 2007, le banche non potranno chiedere costi per commissioni o altri tipi di spese, ad eccezione della tassa di iscrizione nei Registi Immobiliari pari a 35 euro.

La Bce alza i mutui: surroga o rinegoziazione?
La Bce alza i mutui: surroga o rinegoziazione?
– Pixabay

 

Secondo il dettato normativo: “Non possono essere imposte al cliente spese o commissioni per la concessione del nuovo finanziamento, per l’istruttoria e per gli accertamenti catastali, che si svolgono secondo procedure di collaborazione tra intermediari improntate a criteri di massima riduzione dei tempi e dei costi connessi”. C’è pure da sapere che la somma erogata dalla nuova banca non potrà superare la cifra restante del mutuo, ragion per cui di fondamentale importanza per il cliente saranno le nuovi condizioni proposte per proseguire il pagamento. Dal tasso variabile al tasso fisso sarà bene confrontare le offerte di mercato che i sistemi bancario e finanziario offrono. Mentre se si è giunti ormai a scadenza del mutuo occorre considerare che la maggior parte degli interessi sono stati ormai versati, e questo dovrebbe fare la differenza nell’economia del ragionamento.

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