Omicidi Roma, De Pau ha ucciso con esagerata violenza | I risultati shock dell’autopsia

Emergono novità sui tre omicidi avvenuti a Roma: cosa esce fuori dalle autopsie. Tutti i dettagli sul triplice delitto. 

Sono tre le persone uccise a Roma, ma ancora non ci sarebbe alcuna novità sull’arma utilizzata per compiere i delitti. Sta di fatto che, però, sarebbero così emersi dettagli dai primi risultati delle tre autopsie. Il quartiere Prati è stato travolto da episodi violenti che hanno scosso l’intera zona, ora è il momento di accertare quanto accaduto.

Omicidi Roma
Omicidi Roma, novità sconvolgenti dall’autopsia | Perché l’azione del killer è spietata

Tutto a distanza ravvicinata e con una dinamica ancora tutta da chiarire e accertare. Per il caso è indagato Giandavide De Pau, uomo per il quale è stata disposta la misura cautelare presso il carcere di Regina Coeli.

Omicidi Roma prati oggi, cosa emerge dall’autopsia | La posizione di De Pau

Sarebbero decine le coltellate inferte ad ognuna delle tre donne uccise, pur senza ancora alcuna novità sull’arma dei delitti. Questo è quanto emerge dai primi esami autoptici sui corpi delle donne trovate senza vita nel quartiere Prati di Roma. Gli accertamenti condotti presso il policlinico Gemelli hanno evidenziato feriti su collo e torace, nonché su testa e schiena. Ancora da chiarire se i colpi siano stati inferti dalla stessa arma.

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Omicidi a Roma, cosa emerge dalle autopsie | La posizione di De Pau

Nel frattempo Giandavide De Pau è accusato per il triplice omicidio. Negli scorsi giorni è avvenuta la convalida del fermo, ora sarebbero invece emersi anche i dettagli sulla morte delle tre vittime. Gli inquirenti sono al lavoro per stabilire se i tre omicidi siano stati premeditati e allo stesso tempo pianificati con una strategia ben precisa.

De Pau, analisi sui video trovati nel cellulare del killer

Di fatto erano già emersi nuovi dettagli dallo smartphone dell’uomo, all’interno del quale l’uomo ha lasciato il proprio smartphone. All’interno del telefono, infatti, gli inquirenti hanno trovato video che riprendono i primi due delitti commessi nello stabile di via Riboty.

L’uomo aveva deciso di lasciare l’Italia dopo quanto avvenuto, da qui la ricerca di un passaporto falso per sfuggire alle gravissime accuse a suo carico. Il tentativo di fuggire sarebbe un altro degli elementi al vaglio degli inquirenti. Nel frattempo De Pau si trova in carcere e dovrà difendersi dalle pesanti accuse a suo carico.

La furia emersa dagli esami autoptici è un altro elemento che si potrebbe aggiungere agli altri dettagli. Non è cosa di poco conto aver trovato il telefono dell’uomo in casa di una delle vittime, nonché i video degli omicidi proprio sul telefonino di Giandavide De Pau.

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