Qatar 2022, Rai nell’occhio del ciclone. Non sta vivendo un bel momento la tv di Stato: il Cavallo di Viale Mazzini pungolato da Montalbano.
Qatar 2022, la polemica passa dalla tv. Questo è il Mondiale più discusso degli ultimi tempi: la questione diritti umani balza in primo piano e supera, se possibile, anche l’interesse per il calcio giocato. A maggior ragione in Italia dove c’è ancora molto sgomento per l’eliminazione della Nazionale per mano della Macedonia.
Il Commissario Tecnico Roberto Mancini dice: “Vivo male da mesi”, ma in questo momento forse il dispiacere lo hanno più i lavoratori sfruttati e coloro che in Qatar non posso esprimere un punto di vista. È il Mondiale delle proibizioni oltre che della tecnica e dei numeri. Per questo ci sono molte personalità pronte a boicottarlo.
Nello Stivale in prima linea c’è Fiorello che, da settimane, sta ribadendo il proprio disappunto per il clima che si respira in Medio Oriente. Anche un attacco diretto alla Rai per aver investito 170 milioni al fine di avere i diritti di trasmissione in esclusiva. Senza l’Italia in competizione.
Aspetto questo che è stato chiarito dai vertici di Viale Mazzini, con cui Fiorello ha anche una diatriba in essere rispetto all’avvio della nuova trasmissione emigrata sul secondo canale dopo essere stata pensata per la rete ammiraglia, spiegando che l’investimento è stato fatto prima che gli Azzurri venissero eliminati. In parole povere: un errore di calcolo. Questo. La Rai, però, ha fatto altri errori a giudicare dalle reazioni dell’opinione pubblica.
Lo scivolone di Alberto Rimedio in diretta, quando nel parlare dell’arbitro di etnia diversa tira in ballo il termine “razze”, costa caro. Sui social media non si parla d’altro: l’uomo si scusa immediatamente, ma non basta. Se questa polemica cade in prescrizione con il passare dei giorni, a tenere banco è l’intemerata dell’attore Luca Zingaretti.
Celebre in Rai per l’interpretazione de “Il commissario Montalbano”, fortunata saga televisiva ed editoriale tratta dalla nota penna del compianto Andrea Camilleri. L’interprete, grande tifoso e appassionato di calcio, insorge: “Il livello della Rai ai Mondiali è quello delle tv bulgare degli anni ’80. Canone? Ma perchè?”. Tanto basta per rimettere in discussione anche il ruolo della Bobo TV, format importato direttamente da Twitch con Vieri, Adani, Cassano e Ventola. Gli utenti bocciano in toto, con la protesta che si allarga anche tra i vip. Questo Mondiale per la Rai rischia di essere un danno (d’immagine) oltre che una beffa.
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