Governo Giorgia Meloni, che fine fanno i capitali all’estero: la nuova norma

Governo Giorgia Meloni, le entrate tengono banco: dopo l’innalzamento del tetto al denaro contante, le spese all’estero nel mirino.

Governo Meloni, braccio di ferro sulla pace fiscale. L’obiettivo resta in agenda, ma tiene banco la questione dei capitali all’estero: l’idea primaria è quella di far rientrare le somme di denaro presenti oltre confine, oppure si valuta l’introduzione di penali e multe. Torna attuale l’abolizione dello scudo fiscale per fare ulteriore chiarezza sulle somme e le circolazioni di denaro, ci aveva già pensato qualche anno fa Matteo Renzi nelle vesti di Presidente del Consiglio poi la questione cadde nel dimenticatoio rispetto ad altre priorità.

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Governo Giorgia Meloni, lo scudo fiscale incide sulla Finanziaria (ANSA)

Ora la situazione sembra essere diversa, anche rispetto al concetto di “voluntary disclosure”: tutto correlato a quella che sarà la prossima manovra Finanziaria, l’aspetto infatti è complementare alla rottamazione delle cartelle esattoriali. Un insieme di cose che dovrebbe portare anche alla tracciabilità dei singoli movimenti di denaro, a prescindere dalle somme. L’obiettivo è raggiungere il disavanzo del 4,5%, aspetto fondamentale per l’ok a Bruxelles. Mettersi in linea al resto d’Europa: concetto che arriva anche dall’ultimo G20 a Bali.

Governo Giorgia Meloni, rebus capitali all’estero: cos’è la voluntary disclosure

Lo spauracchio, ancora presente, riguarda la possibilità di fare sconti a chi ha evaso negli ultimi anni. Scenario da evitare, anche e soprattutto per non fare indispettire le parti sociali: sindacati (e non solo) sul piede di guerra. Rispetto alle cartelle esattoriali, invece, la formula è la seguente: si prevede la cancellazione delle stesse fino a mille euro, imposta dimezzata, invece, sui 3mila.

Meloni Giorgia
Il Governo al lavoro sulla manovra Finanziaria (ANSA)

Ipotesi rateizzazione, invece, per chi ha degli importi più alti. Aggi e interessi tutti nel cestino. Resta aperta, tuttavia, la questione rispetto agli evasori fiscali: il fine ultimo è evitare di concedere una “grazia” alla categoria in questione. Chi deciderà di saldare il proprio debito al Fisco potrebbe essere sollevato da qualunque pendenza e provvedimento giudiziario, comprese eventuali sanzioni e interessi. Aspetto che non piace alle opposizioni. Lo scontro sul tema resta aperto.

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