Sul fronte della Guerra Ucraina-Russia i rapporti di forza sul territorio sembrerebbero ormai di gran lunga diversi da quelli dello scorso 24 febbraio. I russi in ritirata hanno appena perso l’importante centro urbano di Kherson, simbolo delle loro vittorie iniziali.
Nonostante Mosca continui a bombardare le città ucraine con micidiali incursioni belliche, l’11 novembre è giunto un comunicato del Cremlino, in cui si accenna al ripiegamento delle proprie truppe: “Il ritiro non è un’umiliazione”.
Dopo 259 giorni di conflitto, secondo alcune stime la Russia avrebbe lasciato sul campo circa 100 mila uomini. Cifra analoga che coinvolgerebbe nella stessa sorte anche l’esercito ucraino. Di più in queste ore si apprende della liberazione della regione di Mykolaiv. L’intera area è appena tornata a Kiev unitamente a 41 villaggi e città circostanti, dopo aver pagato un significativo tributo di sangue.
YES!!!!!! THE ARMY IS IN THE CENTER OF #KHERSON
ZSU! ZSU! ZSU! pic.twitter.com/98bvcOXkVf
— NOËL 🇪🇺 🇺🇦 (@NOELreports) November 11, 2022
Guerra Ucraina Russia: l’esercito ucraino entra a Kherson e sfila con la popolazione
Intanto gli Stati Uniti continuerebbero a rifornire l’Ucraina di armi. Al riguardo sarebbe previsto uno stanziamento di 400 milioni. In particolare Washington si appresterebbe ad acquistare dalla Corea del Sud proiettili d’artiglieria per sostenere la resistenza di Kiev. Notizia, questa, parzialmente contraddetta da Seul, che avrebbe invece parlato di un accordo per “alleviare le scorte di munizioni da 155 mm negli Stati Uniti […]”. Giallo a parte la ritirata da Kherson avrebbe un peso fondamentale sul bilancio del conflitto. Al di qua del Dnipro regnerebbe però diffidenza nei confronti di Mosca. D’altronde dai rapporti dello Stato Maggiore di Zelensky le forze russe risulterebbero ben attestate oltre il fiume.
Militari Ucraini sfilano in una località liberata vicino #Kherson . Guardateli, non sembrano fanatici nazisti. È gente comune che partecipa alla liberazione del proprio Paese. #Ucraina #PutinWarCriminal #Ukraine #UkrainianArmy pic.twitter.com/P0ltN6FHRM
— Cad Bane 🇮🇹🇪🇺🌱🌍 (@_Brick_Block_) November 11, 2022
In questo quadro si farebbe sempre più chiaro il tentativo di Mosca di creare diverse linee di difesa. L’obiettivo sarebbe infatti quello di concentrandosi su una area operativa molto più ristretta. In proposito il ministro della Difesa ucraina, Reznikov, ha precisato che il ritiro russo da Kherson potrebbe richiedere almeno una settimana. “Non è così facile ritirare queste truppe da Kherson in uno o due giorni. Ci vorrà almeno una settimana”, ha detto. Nel frattempo i primi militari ucraini sono già entrati in città acclamati dalla popolazione. La gente li ha attesi con bandiere e palloncini gialli e blu, e con inni e selfie.
In quei minuti, secondo fonti del Kyiv Independent, sarebbe altresì avvenuto uno scambio tra prigionieri di entrambe le parti. La scena della liberazione di Kherson è stata rilanciata sui social da alcuni video. Da una parte i filmati mostrerebbero i russi allontanarsi a piedi, mentre dall’altra il giubilo della cittadinanza sfilando per strada con le forze armate di Kiev. Cittadini in lacrime non trattengono la commozione.
This is how I can see my aunt from Kherson region for the first time in 9 months – in a video hugging a Ukrainian soldier. She even doesn’t know to have become an internet star 💙💛 pic.twitter.com/xaKBRXeoi7
— Iuliia Mendel (@IuliiaMendel) November 11, 2022
Ucraina: l’asse Meloni-Trudeau
Alla luce delle alleanza internazionali che hanno preso forma attorno al conflitto, Justin Trudeau ha postato su Twitter un messaggio che ha coinvolto l’Italia. Il premier canadese ha parlato di sforzi congiunti con Roma in favore di Kiev. “Ho parlato oggi al telefono con la premier Giorgia Meloni. Ci impegniamo a lavorare insieme per affrontare le questioni che contano di più per canadesi e italiani: dalla creazioni di posti di lavoro, all’aumento delle opportunità commerciali, al sostegno dell’Ucraina, allo sviluppo di energia pulita”, ha scritto Trudeau.
A dare eco al dinamismo dell’Occidente a beneficio di Kiev ci pensa Joe Biden. Il presidente USA, passata la paura delle elezioni di Midterm, è tornato a parlare di politica internazionale. Biden ha sostenuto che la guerra “non finirà finché Putin non lascerà il Paese”.