Guerra Ucraina Russia: Putin senza scrupoli | Arruola condannati per gravi crimini

La guerra in Ucraina procede e adesso il presidente Vladimir Putin vara una legge per la mobilitazione dei soldati dalla Russia verso il fronte: perché la scelta scatena ulteriori polemiche. 

Putin resta fermo sulle proprie posizioni e sceglie l’ennesima mobilitazione sul fronte bellico in vista della guerra in Ucraina iniziata dallo scorso mese di febbraio. Il capo politico di Mosca ha infatti deciso di firmare una legge che consenta di chiamare alle armi persone con gravi reati alle spalle.

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Guerra Ucraina Russia: Putin senza scrupoli | Arruola condannati per gravi crimini

A riportare la notizia è l’agenzia stampa Ria che ha precisato alcune cose. Il provvedimento è valido anche per coloro che hanno delle condanne ancora da scontare e quindi non hanno raggiunto il fine pena. La decisione arrivata dalla Russia è stata accolta da numerose polemiche.

Guerra Ucraina Russia, Putin chiama alle armi i condannati | Di chi si tratta e chi è escluso

Vladimir Putin ha firmato la legge per mobilitare persone che hanno commesso reati gravi. La normativa aveva vietato il servizio militare ai cittadini con condanne non cancellate o insolute a causa di un grave reato, ora tutto cambia. Ciò non varrà per i cittadini russi condannati a causa di abusi sessuali su minori.

Esclusi anche condannati per spionaggio, tradimento, tentato omicidio di funzionari del governo, chi manipola materiale nucleare e le sostanze radioattive, così come per chi ha tentato il dirottamento di un aereo. Nessuna possibilità inoltre per chi ha tentato la presa del potere violenta, ribellione armata, attività estremiste, incitamento all’odio o all’inimicizia e terrorismo.

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Guerra Ucraina Russia, Putin chiama alle armi i condannati | Di chi si tratta

La Russia ha mobilitato al momento 318mila persone nelle forze armate, ma l’obiettivo iniziale era di 300mila, almeno queste sarebbero le cifre rilanciate da Sergei Shoigu, attuale ministro della Difesa. Di fatto è stato quindi abolito il divieto di arruolarsi nell’esercito per chi ha una condanna in sospeso. L’annuncio di Putin è avvenuto durante la cerimonia per la deposizione del fiori davanti al monumento a Minin e Požarskij, statua che si trova nella piazza Rossa di Mosca, precisamente di fronte alla cattedrale di San Basilio.

Non è la prima volta, il precedente

La campagna di reclutamento non è di certo una novità visto che già ad agosto si era svolte in diverse città, fra queste San Pietroburgo, Lipetsk, Ryazan e Smolensk, Rostov, Tver e Voronezh. Il raduno delle reclute sarebbe già avvenuto in precedenza all’interno di un campo militare solitamente utilizzato dal gruppo Wagner. A riportare la notizia è il sito gulagu.net.

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