Parla la madre dello studente colpito dal pugno del prof | La donna spiega perchè ha denunciato

Nella vicenda del professore che ha colpito allo stomaco un suo alunno, irrompe e sorprende la reazione della madre del ragazzo. “Se fossi in mio figlio mi nasconderei dalla vergogna”. Lo ha dichiarato la donna in un’intervista al Tirreno.

Pontedera, provincia di Pisa, orario di lezione in un istituto superiore. La vicenda è nota, anzi è divenuta virale. Motivo? Un docente esasperato dal comportamento giudicato eccessivo dei propri alunni, perde la pazienza e pure la testa. Conseguenza? Il professore sferra un pugno allo stomaco del ragazzo.

Pontedera, prof colpisce alunno in una scuola
Pontedera, prof colpisce alunno in una scuola

Un pugno forte, provocherà un edema visibile per qualche giorno. La vicenda diventa virale come dicevamo, perchè i compagni di classe del ragazzo girano tutto in un video che postano in diverse chat della scuola. Ovviamente il video diventa di dominio pubblico e i genitori dell’alunno colpito intervengono, chiedono lumi, e denunciano. Scattano doverosamente  le indagini per appurare la dinamica dell’accaduto, nel frattempo la scuola interviene nei confronti del prof e l’ alunno diventa celebre sui social.

Una vicenda brutta, purtroppo non la prima ad essere raccontata. Gli adulti, soprattutto se educatori, non dovrebbero mai commettere violenza ai danni dei propri allievi, per di più se minorenni. Però c’è un’altra costante in questa storia, che avrebbe potuto verificarsi in un qualunque altro istituto dello Stivale: l’indisciplina di chi siede sui banchi di scuola e la mancanza di rispetto, spesso riservata, a chi insegna dietro la cattedra.

Ed è proprio qui che arriva la novità del fatto di cronaca. La notizia cambia, non è più che un docente ha colpito un suo alunno, ma che la madre del ragazzino abbia “condannato” il gesto del figlio, oltre al quello del professore.

Pontedera, prof colpisce alunno con un pugno. La reazione della madre dello studente

Le parole che “colpiscono” di più e che fanno riflettere questa volta arrivano dalla donna, in un’intervista al quotidiano Il Tirreno “Quello del professore è stato un gesto grave, ma mio figlio ha sbagliato, se fosse rimasto seduto al banco come i suoi compagni tutto questo non sarebbe successo”. Alzi la mano, chi in questo momento essendo genitore, non si trovi in parte a comprendere la natura di questa dichiarazione!

La reazione della donna, pare, sia arrivata, poco dopo aver visto le immagini; dopo aver capito che quel video avrebbe reso virale, non solo il gesto oggettivamente sbagliato del docente, ma anche quello che c’era dietro: disciplina e disobbedienza della classe.

Aula di una scuola, foto dalla rete
Aula di una scuola, foto dalla rete

Professore pugno all’alunno. La madre del ragazzo “Mio figlio non è una vittima”

Nell’intervista al Tirreno, ovviamente la donna ricostruisce anche i fatti per come le sono stati raccontati “Mio mio figlio  mi ha detto che si è alzato perchè doveva dire una cosa al professore, e una volta alla cattedra, in attesa che l’insegnante finisse ciò che stava facendo ha mimato il gesto della vittoria con la mano ai compagni”. Prosegue a spiegare la madre dell’alunno colpito, “Il docente ha sbagliato,  questo è fuori di dubbio. Ma mio figlio non deve alzarsi durante la lezione e andare alla cattedra a fare lo scemo. E l’ho detto anche a lui. Non è una vittima, ha sbagliato esattamente come il suo insegnante”

Il video virale, e il suo contenuto ovviamente, hanno reso “celebre” gioco forza il giovane destinatario del pugno. E ancora su questo, la made del ragazzo si è sentita di dire qualcosa “Gli ho detto chiaramente di non vantarsi per la popolarità che sta avendo quel video, perché se io fossi in lui mi nasconderei dalla vergogna”. Le parole di condanna della madre nei confronti della mancanza di rispetto avuta dal figlio, non hanno comunque impedito che la famiglia del ragazzo sporgesse denuncia.

Il docente, sembrava in un primo momento fosse stato già sospeso. Pare invece sia tecnicamente in ferie. Probabile si attenda la ricostruzione precisa dei fatti. Potrebbero essere assunte sanzioni disciplinari anche nei confronti del ragazzino, ma su questo al momento non c’è conferma.

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