Rave party Modena, trattativa non c’è sgombero: cos’è successo – VIDEO

Il Rave party di Modena sabato sera ha portato migliaia di giovani a prendere possesso di un immenso capannone industriale abbandonato. In corso la trattativa e l’ipotesi di sgombero delle forze dell’ordine

Casse acustiche che sparano musica assordante nelle orecchie di migliaia di giovani accorsi nei campi della città modenese per prendere parte al rave di Halloween. Centinaia i ragazzi in estasi e storditi dal fracasso della musica e della droga. Ballano, fumano e bevono. Tra i tanti c’è chi dorme per terra stremato dal delirio.

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Rave party Modena: ipotesi trattativa per sgombero, cosa accade (free.it)

All’uscita dell’autostrada di Modena Nord, nelle campagne isolate sabato sera oltre 3.500 i giovani partecipanti. Fuori, sulla strada, la polizia blocca gli accessi e cerca di mettere ordine in un caos troppo grande. L’obiettivo, arrivato dall’alto è interrompere il rave party e sgomberare la zona. Tutto nel più breve tempo possibile.

A mettere fine alla baldoria incontrollata del party la decisione del neo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. L’imperativo è “tutelare ordine pubblico e incolumità delle persone, senza forzature”. Dello stesso parere anche il primo cittadino di Modena Gian Carlo Muzzarelli. Per lui un invito alla prudenza e l’augurio che presto vangano individuati i responsabili dell’organizzazione che da sabato scorso sta mettendo sotto sopra la città.

Rave party di Modena: ipotesi di sgombero assente, interviene la Digos

Da lunedì mattina gli agenti della Digos hanno iniziato le trattative per lo sgombero dell’intera area ma non è semplice dialogare e individuare gli organizzatori del rave di Halloween. In ballo c’è l’incolumità delle persone, tanti arrivati in città da ogni parte d’Italia e non solo, per il party. All’esterno, schierati almeno duecento agenti della polizia. Mentre, all’interno un gruppo di rappresentanti delle forze dell’ordine è entrato per trattare l’abbandono dell’area.

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Rave party Modena, cosa sta succedendo tra polizia e partecipanti (Free.it)

Una partecipante del rave dice la sua: “Se la festa dura fino a martedì perché dobbiamo sgomberare prima? Ricordati che questa si chiama libertà, questa è comunione, è fratellanza”. Nel capannone industriale non c’è solo la musica assordante. Ad accompagnare il fracasso c’è la droga: Hashish in modo particolare. Ma non mancano anche furgoni parcheggiati e banchetti allestiti: c’è chi vende pizze, chi alcol e chi magliette in ricordo del rave.

I raver sono giovani, anzi giovanissimi, multietnici e ribelli. Arrivano da ogni parte del Paese ma c’è chi è partito anche dalla Francia, dall’Olanda. Nel frattempo i Vigili del fuoco e la polizia controllano la struttura. Gironzolano all’esterno osservando circospetti cosa accade. L’obiettivo è cercare di capire come fare a fermare l’orda di giovani. Un dialogo sembra inutile e la sensazione è che qualcosa stia per scattare a breve. L’area è circondata da decine di blindati. Sul posto arrivano 200 agenti tra polizia, carabinieri e finanza.

Trattativa in corso per sgomberare l’area: cos’è successo

Sono iniziate le trattative con i raver che da sabato sera stanno occupando illegalmente la struttura industriale. La Digos cerca di convincere gli occupanti a liberare l’area in modo pacifico. Se in un primo momento le trattative sembravano non scalfire i giovani barricati all’interno del capannone, ora uno spiraglio di trattativa si fa strada. Molti i giovani che stanno lasciando la festa. Ma c’è chi dice che anche se la musica è finita “la festa siamo noi”.

Infatti, è dalle prime luci dell’alba di oggi che alcuni degli occupanti hanno iniziato a lasciare spontaneamente il rave ma prima tutti vengono identificati e segnalati dalle forze dell’ordine. All’interno, rimangono gli altri. Nel frattempo all’esterno aumentano le unità antisommossa e i blindati della polizia, carabinieri, vigili del fuoco e finanza. La musica al momento sembra spenta e le casse poco alla volta smontate. Il clima sembra tranquillo mentre le prime cose vengono portate via.

Per motivi di sicurezza sabato notte le uscite autostradali in prossimità del rave party modenese sono state chiuse e per tutta la giornata di domenica la zona è stata presidiata dalle forze dell’ordine. Al momento le lunghe code sulla A1 all’altezza dell’entrata a Modena nord per chi proviene da Bologna sono in forte aumento. L’ipotesi di uno sgombero definitivo sembra essere iniziato.

Rave party Modena: dopo la festa gli occupanti ripuliscono tutto

La trattativa tra le forze dell’ordine e gli occupanti del rave party di Modena è andata in porto. Smantellate le attrezzature, le casse portate via, i raver usciti poco per volta in modo pacifico. Ora rimane la spazzatura. Ma c’è chi tra i partecipanti si mette una mano sulla coscienza e dice: “La spazzatura come l’abbiamo portata, ce la riportiamo a casa”.

Così con guanti in lattice e mascherine alcuni iniziato a ripulire l’area dove da sabato si è fatta “festa”. Due dei partecipanti al party si vanta anche di aver il sapone. Una ragazza ha dichiarato: “Sono stati giorni di autogestione. Come trovi il posto lo lasci ed è giusto che puliamo”.

La trattativa dunque è stata efficace, non c’è stato bisogno di sgomberare l’edificio occupato. Agli occupanti è stato spiegato che il capannone è pericolante e quindi, per la la loro incolumità sarebbe stato meglio che se ne fossero andati. Nessuna resistenza né tensione, i ragazzi hanno preso atto del pericolo e hanno lasciato pacificamente l’area.

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