Massimiliano Allegri è il maggiore accreditato per l’insuccesso della Juve contro il Benfica: l’affondo di Fabio Capello lascia il segno. Cosa è accaduto.
Allegri è inevitabilmente diventato il tallone d’Achille a causa dell’insuccesso avvenuto per quattro gare su cinque disputate disputate in Champions League. L’allenatore della Juventus è finito sul banco degli imputati per le ultime prestazioni, nonché per il periodo negativo vissuto dalla compagine bianconera.
Adesso è il momento dei commenti e anche uno come Fabio Capello non va tanto per il sottile. La discussione si sofferma a poco dalla sconfitta contro il Benfica che ha escluso dai giochi la squadra bianconera, almeno per quel che riguarda la massima competizione di natura europea.
Capello è intervenuto nel post-partita della gara giocata allo stadio Da Luz che ha visto il club bianconero perdere 4-3 ed uscire definitivamente dai giochi della Champions League. Pagati a caro prezzo errori commessi durante la partita, così come nelle precedenti settimane, da qui la critica dell’ex allenatore di Roma, Juve e Real Madrid. Da parte del commentatore di Sky Sport non arrivano segnali positivi, tutt’altro.
“Peccato perché poi negli ultimi 20 minuti abbiamo visto la partita che poteva essere. Nel finale la Juve poteva addirittura pareggiarla questa partita, quindi c’era la voglia di fare e questo è il più grande rammarico. Batosta grave. Il 4-3 per il Benfica è un’aspirina, sono triste perché c’era la voglia di pareggiarla, ma ai portoghesi è stato concesso tutto“, ha ribadito Fabio Capello durante il consueto appuntamento con il Club.
Capello non parla a cuor leggero e analizza le ultime prestazioni offerte dalla squadra del presidente Andrea Agnelli. Le cose non vanno bene neanche in Serie A con l’attuale ottavo posto in campionato che ha deluso le aspettative della vigilia, specialmente visti gli arrivi della scorsa estate, in primis Pogba e Di Maria.
Emerge grande delusione anche dalle parole dell’attuale commentatore sportivo di casa Sky. “Sono triste perché la Juve ha concesso tutto agli avversari che hanno dominato la partita. Un dominio totale. La Juve gioca sempre sotto ritmo e ha vinto le partite solo quando aveva i giocatori di qualità superiore all’avversario. Se però il livello era simile o inferiore, arriva la sconfitta. Questa cosa va cambiata“, ha concluso l’ex allenatore dei bianconeri.
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