Giorgia Meloni è pronta a una nuova e importante sfida sul piano fiscale. Oltre al saldo e stralcio delle cartelle, nel mirino i debiti.
Giorgia Meloni comincia il proprio Esecutivo: la prima donna Premier della storia d’Italia s’insedia in un momento non facile per la nazione. Tanti sono gli interrogativi e le questioni da dipanare: non ultima quella sulla gestione del PNRR. Draghi ha gettato le basi, ora Meloni dovrà proseguire tenendo conto di altri importanti aspetti come ambiente, lavoro e Fisco. Gli ultimi due punti in agenda sono strettamente correlati: Fratelli D’Italia ha costruito il proprio punto di forza su un assunto.
![Giorgia Meloni, presidente FDI](https://www.free.it/wp-content/uploads/2022/10/MeloniParlamentoFree.it20221710.jpg)
L’ormai celebre “Più assumi meno paghi”. Facile a dirsi, metterlo in pratica senza rischi sarà il vero banco di prova: problema imminente e altrettanto serio sono i debiti e la possibile pace fiscale. Il Primo Ministro ci sta lavorando nella speranza che si giunga a una decisione in tempi brevi. Così come brevi, quasi nulle, sono le disponibilità dei meno abbienti.
Giorgia Meloni, nuova pace fiscale in agenda: cosa cambia
L’obiettivo primario è quello di stralciare le cartelle di debito fino a 2.000 euro attraverso l’introduzione di nuovi fondi. Se possibile il PNRR servirà da tesoretto per quella che sarà la manovra “rottamazione quater”. L’intento dice tutto: una sterzata ai conti in sospeso per chi ha situazioni difficili in essere. Una divisione per reddito, ma anche attraverso la capacità di introiti. Aspetti differenti, ma complementari.
![Giorgia Meloni](https://www.free.it/wp-content/uploads/2022/09/Giorgia-Meloni-Fratelli-dItalia-20220930-free.it_.jpg)
La pace fiscale serve a Meloni per partire – sul piano economico – da un reset per evitare l’ulteriore scostamento di bilancio: i fondi a sostegno dell’iniziativa dovrebbero essere presi dalla prima tranche di erogazioni del PNRR. Resta, poi, la questione delle bollette e i rincari, ma secondo Meloni lo stralcio delle cartelle di debito (fino a 2.000 euro) potrebbe essere un primo importante segnale. Un peso in meno sulla coscienza degli italiani. Le criticità arrivano in sequenza, le risposte dovranno cercare d’essere altrettanto rapide e rassicuranti.