INPS, assegno unico: si cambia ancora. I nuovi dettagli per evitare sorprese

INPS, assegno unico nel mirino: gli utenti sono disorientati. Il mese di ottobre vede ancora un cambiamento. Le nuove specifiche.

INPS, assegno unico universale. Croce e delizia degli utenti. La misura avrebbe dovuto agevolare le famiglie con figli a carico anche tra separati: si tratta di un aiuto che favorisce il mantenimento dei pargoli e il relativo sviluppo a fronte di un reddito esiguo con cui fare i conti. Per capire a chi spetta, occorre presentare il modulo preposto accompagnato da ISEE e dichiarazione aggiornata.

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INPS assegno unico, cosa cambia (ANSA)

Tuttavia la diatriba nasce in merito alle date, mese dopo mese la misura slitta: l’accredito non è mai univoco. Questo dipende, oltre che dalle categorie di persone che afferiscono (ossia un aumento della domanda), ma anche a causa dei nuovi piani governativi. Il cambio alla guida del Governo ha fatto sì che i provvedimenti approvati in precedenza subissero un assestamento.

INPS, assegno unico: nuove specifiche, quando arrivano i pagamenti

Non significa che cesseranno di esistere, vuol dire prendere le misure con le nuove dinamiche tra maggioranza e opposizione. Tradotto: il provvedimento non dovrebbe essere toccato. L’assegno unico universale non è a rischio, malgrado le politiche del lavoro e dell’assistenzialismo siano in procinto di sostanziali modifiche. La questione è legata, nello specifico, alle date di rilascio.

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Assegno unico, le nuove date di rilascio accrediti (ANSA)

Confermate, infatti, le date di rilascio del 17, 18 e 21 ottobre. In quei giorni l’assegno unico sarà versato a coloro che non percepiscono il Reddito di Cittadinanza. Cambia, invece, il rilascio di chi è in possesso di RDC. Modifica dovuta a relativi controlli e accertamenti dato che la misura potrebbe essere oggetto di discussione, si pensa anche a una possibile rielaborazione della cifra erogata.

Tanta carne al fuoco e risposte brevi da fornire in poche settimane. Il Paese muta, la quotidianità chiama a nuove responsabilità. Nella fattispecie occorre attendere dal 28 al 31 ottobre. Poi a novembre la situazione, per chi percepisce il Reddito di Cittadinanza, potrebbe cambiare ancora. Controlli serrati e maggiore consapevolezza: parole d’ordine importanti anche nel nuovo corso di Governo. La variabile dipendente resta il tempo che accompagna dubbi e scetticismo: lo spauracchio della crisi spaventa i consumatori.

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