Caro bollette, Antitrust pugno duro contro 4 compagnie di luce e gas: quali sono

Interviene l’Antitrust sul caro bollette con un’azione contro quattro compagnie di luce e gas. Le contestazioni sono pesanti e contrarie al decreto Aiuti bis e al Codice del consumo. In vista possibili “provvedimenti cautelari” urgenti

Il rincaro delle utenze domestiche è, ogni giorno, sempre più pesante sul bilancio delle famiglie italiane e delle imprese. Interviene il garante dei consumatori con un’azione che vede quattro compagnie di luce e gas sotto accusa. L’Antitrust contesta alle diverse società azioni comuni che vanno contro il decreto Aiuti bis e lo stesso Codice di consumo.

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Caro bollette, l’Antitrust blocca 4 società di fornitura di luce e gas, accusate (Pixabay)

Il filo comune scoperto ora ad una, ora ad un’altra compagnia dall’Antitrust sono le modifiche unilaterali dei prezzi nonché le comunicazioni ingannevoli ai clienti e le minacce di distacco del servizio di fornitura. Dopo aver valutato le ragioni dei fornitori sotto accusa, come riporta stamani Repubblica: “si riserva provvedimenti cautelari urgenti per sanare subito la situazione”. Se venissero accertate le gravissime violazioni, le indagini si concluderebbero in tempi brevi.

Ma oltre alle quattro società fornitrici di luce e gas, l’Antitrust chiede informazioni ad altre 25 società (A2A Energia, Acea Energia, AGSM ENERGIA, Alleanza Luce & Gas, Alperia, AMGAS, ARGOS, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi). Così sotto la lente di ingrandimento finiscono le proposte di modifica del prezzo di fornitura che vanno in contrasto con quanto stabilito dall’articolo n°3 del decreto legge Aiuti bis ora legge n°142/2022.

Caro bollette, sotto accusa 4 società di luce e gas: l’azione dell’Antitrust

L’azione legale intrapresa dall’Antitrust mira a fermare le azioni “illegali” di quattro società fornitrici di luce e gas. Al centro finiscono le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia e gas, in contrasto con il decreto legge Aiuti bis che si concentra, nello specifico, sui contratti sottoscritti sul mercato libero della luce e del gas.

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Caro bollette, l’azione intrapresa dall’Antitrust su 4 compagnie di luce e gas (Pixabay)

In modo particolare ad essere violato è quanto stabilito nell’articolo 3 che sospende – fino al 30 aprile 2023 – le clausole contrattuali che consentono ai fornitori di modificare il prezzo della fornitura. Anche i preavvisi di modifica del prezzo, comunicati prima della data di entrata in vigore del decreto, sono sospesi fino a fine aprile 2023. Le 4 società accusate sono:

  1. Iberdrola che hanno comunicato agli utenti la risoluzione del contratto di fornitura per “eccessiva onerosità sopravvenuta”, a patto che il consumatore non acconsentisse a “un nuovo contratto a condizioni economiche peggiori”.
  2. E.ON. anche per questa società le contestazioni dell’Antitrust sono uguali a quelle della società fornitrice di energia e gas Iberdrola.
  3. Dolomiti. l’Antitrust qui contesta la modifica unilaterale del prezzo di fornitura inviata prima dell’entrata in vigore del decreto Aiuti bis.
  4. Iren. La società, in questo caso è stata accusata di aver comunicato la scadenza di tutte le offerte a prezzo fisso con la proposta di nuove offerte a condizioni economiche non vantaggiose per il cliente, senza però dare possibilità a quest’ultimo di recedere dal servizio di fornitura.

Inoltre, l’Antitrust contesta sia a Iberdrola che alla società Dolomiti, anche la poca limpidezza delle comunicazioni che sottolineerebbe l’impossibilità di fornire energia elettrica al prezzo stabilito da contratto per l’aumento del prezzo del gas naturale in netto contrasto con le promozioni “ingannevoli” di fonti rinnovabili.

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