Inflazione, Dona (Unione consumatori) a Free.it | “Una caporetto per famiglie. Vi dico quanto aumenta la spesa…”

Oggi l’Istat ha annunciato che a settembre l’inflazione è cresciuta a +8,9%, da +8,4 di agosto. Un balzo in avanti spaventoso che si traduce in una ennesima stangata per le famiglie. Più 900 euro per una coppia con 2 figli, e +1075 per una coppia con 3 figli. L’istituto di statistica ha annunciato anche la classifica delle città dove l’inflazione è cresciuta di più. E dove anche fare la spesa diventa sempre più un salasso. A Free.it Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

L’inflazione di settembre a +8,9% non è per niente una bella notizia per gli italiani. In termini concreti, questo aumento si traduce in una ulteriore crescita del costo della vita. E in una spesa aggiuntiva di 932 euro solo per il solo carrello della spesa. Un’emergenza che il nuovo governo che entrerà in carica dovrà affrontare immediatamente. Per evitare la catastrofe.

Inflazione
Inflazione, Dona (Unione consumatori) a Free.it | “Una caporetto per famiglie. Vi dico quanto aumenta la spesa…”

Cosa emerge dai dati dell’Istat?

“Secondo i dati definitivi di settembre resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione annua passa dal +8,4% di agosto al +8,9%, confermando la stima preliminare. E’ una Caporetto per le famiglie! Una catastrofe annunciata. Da un anno chiediamo di rimuovere le cause principali dell’inflazione, ossia i prezzi impazziti di luce e gas che oramai tutte le imprese hanno traslato sui prezzi finali destinati ai consumatori, ma nulla è stato fatto, dal tetto del gas al disaccoppiamento tra prezzo della luce e gas”.

Cosa deve fare il governo appena si insedierà, secondo lei?

“Questa è un’emergenza che il prossimo Governo, come primo atto, deve affrontare. E serve che rinvii anche la fine del mercato del gas prevista tra meno di 3 mesi, per il 1° gennaio 2023. Sarebbe uno tsunami per le famiglie non farlo. Oggi l’Istat ci dice che mentre la luce del mercato tutelato rincara del 57,3% su settembre 2021, quella del libero decolla del 136,7%, oltre il doppio, 2,39 volte in più.

Non bastano nemmeno più provvedimenti solo strutturali, come l’adeguamento automatico degli stipendi all’inflazione, troppo lenti per avere effetti sulle prossime bollette da pagare. Urge la ripetizione del bonus di 200 euro del Governo Draghi per i redditi sotto i 35 mila euro, bonus che va triplicato e portato a 600 euro, così da coprire almeno quasi tutte le maggiori spese per mangiare e bere”.

Un aumento tale come si traduce nella spesa quotidiana?

“Basta pensare che solo per cibo e bevande, infatti, una famiglia pagherà in media 660 euro in più su base annua. Una stangata che sale a 900 euro per una coppia con 2 figli, 812 per una coppia con 1 figlio. Il record spetta alle coppie con 3 figli che per prodotti alimentari e bevande analcoliche avranno una batosta pari a 1075 euro.

Inflazione, Dona (Unione consumatori) a Free.it | “Classifica delle città indicativa. Al primo posto c’è…”

Per quanto riguarda l’inflazione nel suo complesso, il +8,9% si traduce, in termini di aumento del costo della vita, in una spesa aggiuntiva pari a 2.953 euro su base annua per una coppia con due figli, 1.211 per abitazione, elettricità e combustibili, 932 per il solo carrello della spesa. Per una coppia con 1 figlio, la mazzata annua è pari a 2736 euro. In media per una famiglia il rincaro è di 2334 euro, 685 per il solo carrello della spesa. Il primato spetta ancora una volta alle famiglie numerose con più di 3 figli con una sberla pari a 3.318 euro, 1.107 euro solo per i beni alimentari e per la cura della casa e della persona”.

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Inflazione, Dona (Unione consumatori) a Free.it | “Classifica delle città indicativa. Al primo posto c’è…”

E’ stata fatta anche una classifica delle città dove l’inflazione è più alta. Cosa è venuto fuori?

“Sì! In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care c’è Bolzano, dove l’inflazione pari a +10,8% ed è ex aequo con Palermo. Si traduce nella maggior spesa aggiuntiva equivalente, in media, a 2.870 euro su base annua. Al secondo posto Trento, dove il rialzo dei prezzi del 10,4%, la terza maggiore inflazione, ex aequo con Ravenna.

Significa un incremento di spesa annuo pari a 2.722 euro per una famiglia media. Sul gradino più basso del podio Ravenna, prima per il Centro, dove il +10,4% genera una spesa supplementare pari a 2.513 euro annui per una famiglia tipo. Catania, con l’11% è prima in Italia per inflazione e prima tra le città del Sud come stangata annua, in 12° posizione con 2184 euro. La città più virtuosa è Campobasso, con un’inflazione del 7,7% e una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a solo, si fa per dire, 1.410 euro”.

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