Bocciatura ingiusta, il riscatto di Debora | Risarcita dopo anni: storia da non credere

Bocciatura ingiusta e dopo tanta attesa arriva un risarcimento per quanto accaduto: la vicenda è paradossale, così come le novità. Tutti i dettagli sulla storia di Debora.

Sono passati già 11 anni e lei è diventata una donna idee chiare, ma in quel caso fu bocciata a scuola dalla docente di matematica perché chiesta la sua sostituzione. A raccontare la storia è Debora che parla ai microfoni di la Repubblica e spiega una vicenda che dir particolare è un eufemismo.

Debora Chirone bocciatura ingiusta causa
Bocciatura ingiusta, il riscatto di Debora | Risarcita dopo anni: storia da non credere (Immagine Rete)

A distanza di qualche tempo, però, il Tar ha riconosciuto i danni morali e la frustrazione, con tanto di “ritardo nell’accesso al mondo del lavoro“. La storia della giovane è passata anche dalle parole degli avvocati che avrebbero accertato violazioni sulla bocciatura, nonché sulle motivazioni ad essa collegate.

Bocciatura ingiusta, MIUR condannato al risarcimento | La storia di Debora: cosa fa adesso

La bocciatura avvenuta 11 anni avrebbe generato all’allora studentessa, che oggi lavora come architetto, un danno economico riscontrato dal Tar della Liguria, con tanto di disparità di trattamento. Riscontrate violazioni, da qui l’annullamento della bocciatura, a seguire anche un risarcimento per il danno subito. Condannati il ministero dell’Istruzione e il liceo scientifico “Orazio Grassi” di Savona.

Debora Chirone causa scuola bocciatura
Bocciatura ingiusta, MIUR condannato al risarcimento | La storia di Debora: cosa fa adesso (Immagine Rete)

Per Debora Chirone previsto un risarcimento pari a 10mila euro. La giovane assistita dagli avvocati commenta quanto accaduto. “Si sono molto contenta, è una rivalsa personale per una ingiustizia che all’epoca mi ha fatto soffrire ma che non ho mai voluto accettare“, commenta a caldo la professionista attiva nel campo dell’architettura. La vicenda riporta indietro la memoria al 2011 fra problemi e tensioni con la docente di fisica e matematica.

La storia di Debora e le novità

Guarda caso io e le altre tre ragazzi chiedemmo un intervento della preside perché fosse sostituita. Ciò non avvenne e noi quattro fummo rimandante e bocciate“. E pensare che la ragazza aveva un curriculum scolastico con media superiore al 7. Proprio in questo caso, infatti, i giudici hanno dichiarato che “una bocciatura scolastica, specialmente se ingiusta, cagiona nell’alunna patema d’animo, afflizione, frustrazione ed angoscia“, si legge nelle motivazioni.

Un anno di ritardo dal diploma avrebbero così causato “un danno patrimoniale che deriva dal lucro cessante patito per aver ottenuto il diploma di maturità al termine dell’anno scolastico 2013/2014, anziché 2012/2013 e per avere differito di un anno gli studi universitari e l’inizio dell’attività professionale“, si legge sulla sentenza del Tar. Già lo scorso anno, invece, un’altra decisione aveva annullato la bocciatura, ora il riconoscimento economico.

Dall’altro lato non ho mai ricevuto scuse. Può sembrare banale ma il ritardo di un anno comporta conseguenze per gli studi, i concorsi, le occasioni lavorative. Oggi non sono contenta per i soldi, evidentemente, ma per il riconoscimento morale della mia battaglia per la giustizia“, conclude Debora.

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