Lo stadio San Siro torna al centro delle polemiche: il dibattito per Milan e Inter presenta però una novità. Cosa sta accadendo e quali potrebbero essere gli scenari.
Il dibattito è più acceso che mai e adesso la questione San Siro infiamma i tifosi di Milan e Inter. La loro casa potrebbe cedere il passo ad un’altra struttura completamente differente rispetto a quella attuale. Adesso spunta una novità importante che riguarda proprio il luogo tanto speciale del club rossonero e di quello nerazzurro.
Il nuovo progetto è pronto ad essere mostrato a tutti quanti, ma in questo caso specifico regna un misto fra i tanti affezionati dello stadio con l’attuale maggiore capienza in Italia. Non c’è soltanto la questione spalti a tenere banco, la vicenda va anche oltre e denota sentimenti contrastanti.
Palazzo Marino sarà il luogo nel quale verrà mostrato il nuovo progetto per la demolizione completa dello stadio “Meazza“ (conosciuto da molti come San Siro ndr). L’evento è la giusta occasione per spiegare il modus operandi della nuova costruzione, così come le tante idee a riguardo.
Nel 2027 le due squadre della città di Milano non potranno nemmeno beneficiare della porzione celebrativa per onorare le glorie dello stadio. Lo storico San Siro non ci sarà più, al suo posto un grande parco pubblico e un nuovo distretto commerciale nella zona: quest’ultimo sarà pronto nel 2030. Nel frattempo parte il dibattito tecnico, con tanto di successivo sopralluogo, per stabilire dove i club potranno costruire la nuova casa dei tifosi. Proprio in questo circostanza si parlerà dei motivi dietro la realizzazione del nuovo stadio, senza così procedere ai lavori di ristrutturazione di San Siro.
Si parla già di cantieri e infatti l’obiettivo sarebbe quello di procedere ad inizio 2024, così da permettere di entrare nella nuova Cattedrale del calcio dalla stagione 2027/28. Fino ad allora nessuna possibilità di smantellamento del Meazza, anzi. I prossimi anni vedranno anche un evento importante per l’Italia con i Giochi Olimpici di Milano-Cortina.
Sarà proprio in quel periodo che, infatti, la cerimonia di apertura si svolgerà dentro lo stadio San Siro. Previsti anche altri interventi con la costruzione di una cittadella dello sport a tre piani, con tanto di museo, attività di intrattenimento, commerciali e sportive.
La posizione delle società è chiara. A parlare per primo è il presidente rossonero. “C’è ancora chi chiede di restaurare il Meazza, ma come potremmo usarlo negli anni durante i lavori? Le ristrutturazioni di tanti stadi nel mondo sono avvenute quando per periodi cruciali le squadre traslocavano. Per noi questa ipotesi è impossibile: o facciamo il nuovo stadio a San Siro o andiamo da un’altra parte“, dichiara Paolo Scaroni.
Inter e Milan fanno fronte comune. Anche l’amministrazione delegato nerazzurro, Alessandro Antonello, si è detto propenso ad approfondire la questione dello stadio. “La memoria storica per noi è essere ancora a San Siro, restare fa da trait d’union tra passato e futuro: il vecchio Meazza non si vedrà più per un motivo necessario, ridurre i volumi edificatori ci ha portato a questa decisione“, ribadisce Antonello.
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