Caso Yara Gambirasio, Bossetti punta il dito sulla pm | “Ha mentito sul Dna”

Il caso Yara Gambirasio è nuovamente al centro dell’attenzione mediatica. Questa volta è Bossetti a non starci e punta il dito contro la pm Ruggeri. “Deve essere indagata, ha mentito sul Dna”

Dalla morte della giovane Yara Gambirasio i dubbi e le illazioni sul caso sono sempre stati molti. L’ultimo parte proprio da Massimo Bossetti, in carcere con l’accusa di aver assassinato la minore Yara. Questa volta è proprio lui a puntare il dito sulla Pm Letizia Ruggeri accusandola di aver manomesso le indagini sul Dna trovato sui leggins della vittima.

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Caso Yara Gambirasio, Massimo Bossetti punta il dito contro la PM (Ansa)

La denuncia di Bossetti arriva nel momento in cui la procura di Venezia che indaga sull’impronta genetica trovata su slip e leggings di Yara, archivia la posizione della funzionaria responsabile dell’ufficio Corpi di reati e di Petillo accusati di frode processuale e depistaggio.

La procura sostiene in merito: “Non c’è alcuna prova di un piano orchestrato allo scopo di depistare eventuali nuove indagini difensive”. Ma Massimo Bossetti punta il dito e non ci sta a tale conclusione. Infatti, nell’atto inviato al gip, se la prende con chi ha rappresentato la pubblica accusa in tribunale dicendo che: “I 54 campioni erano idonei per nuove analisi” e che i campioni biologici “dovevano essere conservati al freddo, per evitarne lo scongelamento e il conseguente deterioramento”.

Caso Yara Gambirasio, Massimo Bossetti punta il dito contro la Pm | “Indagate, ha mentito sul Dna”

Le dichiarazioni sostenute da Massimo Bossetti sorprendono la pm Letizia Ruggeri. Incalzata dal procuratore vicario di Venezia D’Ippolito che la informa di come l’esame del Dna era ripetibile e che c’erano delle tracce ematiche sufficienti per poter effettuare una nuova comparazione.

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Caso Yara Gambirasio, Massimo Bossetti punta il dito contro la Pm Ruggeri (Ansa)

Una certezza che fa tremare Ruggeri. “Il Dna di Bossetti, a quanto ne so io, perché me l’hanno detto, così limpido e inequivocabile, da quei reperti non verrà mai più fuori. Questo è quello che loro hanno detto a me. Per cui rimango veramente sorpresa”. Bossetti dichiara che sono tutte delle “false affermazioni”, che avrebbero portato il processo in un’altra direzione. Per tale motivazione chiede al gip di Venezia di indagare Letizia Ruggeri, per “frode processuale e distruzione dolosa dei reperti”.

Accuse decisamente gravi per la pm che non ha risparmiato né tempo né energie alla ricerca dell’assassino. Mentre, per il legale di Bossetti, Claudio Salvagni che non ha mai toccato e visualizzato quei reperti, è convinto che la strada per chiedere la revisione del processo è ardua. Conclude dicendo: “Quel Dna sarà sempre di Massimo Bossetti, ma l’esame delle 54 provette scongelate potrebbe aggiungere altro sull’omicidio di Yara Gambirasio”.

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