La favola di Sinisa Mihajlovic e del Bologna si è interrotta dopo tre lunghi anni: la società rossoblù ha preso questa decisione, ma c’è un dettaglio che riguarda il collega De Zerbi. La scelta ha un motivo ben preciso.
Mihajlovic e la società emiliana, un rapporto nato ormai da anni che si è interrotto bruscamente dopo un inizio di stagione non così eccelso. Sono bastati tre pareggi e due sconfitte per scegliere di cambiare la guida tecnica. Intanto il Bologna è partito alla ricerca del sostituto, ma c’è da segnalare un aspetto non di poco conto.
Roberto De Zerbi è il protagonista di una vicenda che ha lasciato tutti a bocca aperta. L’ex allenatore del Sassuolo era il profilo individuato dalla società gestita da Joey Saputo, ora emerge invece una novità che ha colto più di qualcuno di sorpresa, molti gli apprezzamenti per l’allenatore con un recente e particolare passato nello Shakhtar Donetsk.
Nel quartier generale di Casteldebole, infatti, il nome di Roberto De Zerbi è stato il primo a circolare con maggiore insistenza. La dirigenza intera era concorde nella scelta del mister, ma il tecnico ha fatto sapere di non voler proseguire nella trattativa. La risposta ha sorpreso un po’ tutti, trattandosi di un allenatore fermo dopo l’esperienza in Ucraina. “Vorrei, ma non posso farlo, dopo Sinisa“, ha commentato De Zerbi.
Il mister avrebbe declinato l’offerta, parlando di non voler accettare dopo l’esonero di Mihajlovic. All’origine della scelta di De Zerbi ci sarebbe l’addio non così semplice di Sinisa. Avrebbe accettato in caso di dimissioni del mister serbo, ma così proprio non se l’è sentita. Il rapporto importante fra i due è forte a tal punto da non voler mancare di rispetto ad un uomo prima di un collega, specialmente per come sia maturata la scelta dell’esonero.
Fra i due non ci sarebbero infatti rapporti, se non qualche scambio di battute in campo, ma niente di particolare. Alla base c’è profondo rispetto, da parte dell’ex mister neroverde, per l’uomo Sinisa Mihajlovic, senza mettere al centro della questione il difficile momento del tecnico a causa di un problema di salute ormai noto a tutti. De Zerbi non è nuovo a scelte fuori dal comune.
Appena esplosa la guerra in Ucraina, infatti, ha convinto i suoi collaboratori a rimanere a Kiev. “Resto qui, non abbandono i miei giocatori“, ha ribadito all’epoca. Diversi giorni in hotel prima di lasciare il Paese nel pieno di esplosioni e bombe lanciate nella capitale, nonché in diverse città dell’Ucraina. Si è assicurato che i giocatori potessero rientrare dalle rispettive famiglie, poi la decisione di lasciare Kiev.
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