Nel caos degli aeroporti che sta dilagando sempre più in tutta Europa succede anche l’impensabile. Una compagnia aerea sposta il volo ma commette un errore di “distrazione” assurdo lasciando una famiglia disperata
Sono settimane infernali per tutti i viaggiatori che si sono trovati in questo periodo a dover fare i conti con l’enorme caos delle compagnie aeree e voli cancellati.
Centinaia e centinaia le partenze cancellate o rinviate a causa degli scioperi in tutta Europa e le conseguenze sono enormi per i mal capitati. Valige e bagagli persi, vacanze saltate e attese infinite. Ma quello che è capitato ad una famiglia australiana ha dell’impensabile.
Doveva essere la loro vacanza ma si è trasformata in un viaggio scioccante. Una famiglia australiana, dopo aver ricevuto dalla compagnia aerea la notizia del volo cancellato, ha riprogrammato il loro viaggio dividendo il nucleo familiare.
La sorpresa allarmante è stata quando Stephanie e Andrew Braham, la coppia di coniugi, hanno scoperto che la figlia di appena 13 mesi era stata spostata in un altro aereo senza di loro.
Così è partita disavventura di una coppia australiana che, dopo un viaggio in giro per l’Europa, ha dovuto fare i conti con l’ennesimo disservizio aereo. La famiglia di turisti dovevano tornare in Australia con partenza da Roma, quando la compagnia aerea Qantas ha annunciato la cancellazione del loro volo.
Così i due hanno dovuto aspettare ben due settimane prima di potersi nuovamente imbarcare per far rientro a casa. A questo si aggiunge anche la beffa: i due hanno dovuto pagarsi da soli le spese del soggiorno extra nella Capitale.
Ma la notizia peggiore non era ancora arrivata. La compagnia aerea, infatti, ha commesso un grave errore di distrazione spostando la figlia neonata della coppia su un altro volo. Alla scoperta shock i genitori hanno subito fatto reclamo.
Ma prima di riuscire a risolvere l’imbarazzante errore, la coppia ha passato quasi 21 ore in attesa e 55 telefonate per spiegare l’accaduto. La madre Stephanie, ha spiegato al giornale Today:
“Ci hanno detto che loro non avevano fatto niente di male, perché le avevano prenotato un biglietto. Inizialmente, hanno negato ogni responsabilità. Questa è Qantas”.
Dopo i diversi e infiniti reclami, la compagnia ha accettato di riorganizzare il viaggio alla famiglia, questa volta tutti insieme. Così dopo 12 giorni la famiglia è finalmente riuscita a ritornare in Australia.
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