Multa esemplare per la società Viagogo che secondo l’Agcom ha violato le norme in materia di secondary ticketing.
L’istruttoria dell’Autorità ha accertato violazioni delle norme sulla vendita o sul collocamento sul sito www.viagogo.it di titoli di accesso per 131 eventi.
La società Viagogo avrebbe venduto biglietti di concerti fino a a sei/sette volte rispetto a quelli nominali. È quanto emerso da una istruttoria dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che ha evidenziato anomalia nella vendita dei tagliandi relativi ai concerti di artisti come Maneskin,VascoRossi,Sting,GreenDay,DuaLipa,PearlJam,Placebo, Cesare Cremonini, Paolo Conte e Andrea Bocelli.
Viagogo – ricorda una nota AGCom – gestisce una piattaforma globale di vendita online sul mercato secondario di biglietti di eventi e non risulta essere titolare di sistemi di emissione.
L’Agcom ha quindi registrato una violazione delle norme in materia di secondary ticketing e le ha ordinato di rimuovere i contenuti illeciti ancora presenti sul sito entro sette giorni.
L’Autorità ha quindi sanzionato la società con una multa salatissima che ha ricevuto il plauso da parte delle associazioni che tutelano i consumatori.
La sanzione comminata ammonta a 23 milioni e 580mila euro. L’Agcom è riuscita a portare a termine la propria istruttoria grazie all’aiuto della Guardia di Finanza che attraverso il monitoraggio “anonimo” della piattaforma web, ha individuato le modalità di acquisizione diretta di titoli di accesso ad eventi che sarebbero poi stati rivenduti a prezzo maggiorato agli utenti finali.
“La sanzione da 23,5 milioni con cui Agcom ha sanzionato Viagogo AG per violazione delle norme in materia di secondary ticketing è un atto di tutela nei confronti di migliaia di consumatori. Queste forme di inflazione indotta e anche di ostacolo all’accesso agli spettacoli non sono tollerabili“. A sottolinearlo è Massimiliano Capitanio, commissario Agcom. “La legge italiana vieta la ‘vendita o qualsiasi altra forma di collocamento di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da soggetto diverso dai titolari’, mentre questa piattaforma ha imposto ai consumatori di dover pagare biglietti per concerti a prezzi superiori anche fino a sei/sette volte rispetto a quelli nominali. Una ulteriore conferma del ruolo strategico di Agcom – conclude Capitanio – nel garantire la legalità anche sulla Rete“.
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