Salvini, con post sui social, aveva definito l’ex comandante della Sea Watch 3 “zecca tedesca”, “complice degli scafisti e tradfficanti”, “sbruffoncella criminale”, “comandante che fa politica sulla pelle dei criminali”, “delinquente”. La giunta per le autorizzazioni del Senato dovrà valutare se queste parole attengono o no alla sfera dell’insindacabilità di cui Salvini gode in qualità di parlamentare
Svolta nel caso Salvini-Rackete. Resta sospeso in attesa della decisione della giunta autorizzazioni del Senato il processo a carico di Matteo Salvini. Il leader delle Lega è accusato di diffamazione aggravata nei confronti della ex capitana della Sea Watch 3 Carola Rackete.
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Lo ha deciso il giudice Maria Burza della quarta sezione del Tribunale di Milano che ha trasmesso copia degli atti al Senato. Tra giugno e luglio 2019 Salvini, che all’epoca dei fatti era ministro dell’Interno, aveva criticato il comportamento di Rackete. Lo aveva fatto in diversi post e video diffusi su Facebook e messaggi postati su Twitter, diventati virali
L’attivista il 29 giugno 2019 aveva portato in porto a Lampedusa la nave della Ong tedesca che le era stata affidata. E aveva messo in salvo il carico di 53 migranti a bordo ormai da 2 settimane. Rackete aveva preso la decisione violando i divieti delle autorità italiane. Dopo quell’episodio è stata arrestata. E subito dopo prosciolta dalle accuse. Il tam tam sui social di Salvini, però, è continuato. E in molti si sono accodati con insulti e minacce.
Le frasi di Salvini sotto accusa
Il leder della Lega aveva definito Rackete “zecca tedesca”, “complice degli scafisti e trafficanti”. E ancora: “sbruffoncella criminale”, “comandante che fa politica sulla pelle dei criminali”, “delinquente”. Parole che per il legale di Salvini, l’avvocato Claudia Eccher, rientrano nell’attività politica di Salvini. E non sono semplici “offese” come le aveva definite in aula il pm Carla Serafini.
![Carola Rackete Free.it 1280 (1)](https://www.free.it/wp-content/uploads/2022/06/Carola-Rackete-Free.it-1280-1.jpg)
Se da Roma arriverà il via libera, il processo ricomincerà davanti alla stessa giudice che ha deciso sull’accoglimento della questione preliminare avanzata dal legale di Salvini.
Le reazioni dei legali di Salvini-Rackete
la decisione del giudice Burza è stata duramente criticata dall’avvocato Alessandro Gamberini, legale di Rackete. Ieri aveva depositato una breve memoria chiedendo una lettera di scuse da parte di Salvini e un risarcimento per poter conciliare. “Esprimo forte dissenso da questo provvedimento – ha detto il legale – . Quelle dichiarazioni non erano in alcun modo legate all’attività di parlamentare di Salvini. O diciamo che il parlamentare dispone in tutte le sue espressioni della vita quotidiana dell’immunità oppure questo provvedimento è eccentrico”. Soddisfazione, invece, è stata espressa da parte dell’avvocato Claudia Eccher, legale di Salvini, che ha chiarito come “il senatore Salvini appartenga e appartenesse all’epoca dei fatti al Senato della Repubblica. E dunque la decisione è perfettamente in linea con il dettato normativo”.