La guerra in Ucraina procede e adesso i russi annunciano la conquista degli insediamenti di Loskutivka e Rai-Oleksandrivka: continuano gli assalti per conquistare nuovi territori.
La lotta sul campo è sempre più accesa nella zona meridionale del Paese, così come nel Donbass. Intanto Zelensky chiede con urgenza l’avvio di tutte le procedure necessarie per dare vita ad un nuovo pacchetto di sanzioni con la Russia governata da Vladimir Putin. La mossa ha un fine ben preciso e punta ovviamente a far desistere Mosca dal continuare la guerra partita lo scorso mese di febbraio.
Durante il prossimo G7, programmato in Germania, il tema centrale sarà quello dell’energia. L’aumento dei costi, causato dalla guerra in Ucraina, ha inevitabilmente condizionato la vita di tutti i giorni. A confermarlo sono anche gli Stati Uniti, in primis Joe Biden. Tutto pronto quindi per l’incontro a cui parteciperà anche la Nato. “Si parlerà della situazione economica mondiale“, ha dichiarato una fonte del governo americano.
Zelensky chiede intanto nuove armi per affrontare la Russia e importanti obiettivi per le prossime settimane. “Liberare la nostra terra il più rapidamente possibile è il nostro obiettivo nazionale“, ha commentato il presidente ucraino durante il videomessaggio notturno. A riportare la notizia è il The Kyiv Independent.
Joe Biden è pronto a proporre al G7 un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia. A riportare la notizia è uno dei consiglieri della Casa Bianca che ne ha parlato con i giornalisti durante un colloquio a distanza. L’ipotesi sarebbe quella di colpire i servizi finanziari, con tanto di problemi per le esportazioni russe. Nessun riferimento agli alimenti di base e al grano.
Volodymyr Zelensky ha pubblicato un videomessaggio notturno per spiegare quanto sta accadendo nel Paese. La scelta di entrare nell’Ue è un passo in avanti importanti, ma necessita di scelte mirate e ben definite. Il presidente ucraino ha annunciato di aver parlato con i leader di 11 Paesi: si tratta di Austria, Belgio, Bulgaria, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Moldavia, Repubblica Ceca, Slovenia e Svezia.
“Ho parlato con 11 Paesi, incluso il Presidente della Lituania Gitanas Nausėda. Gli ho espresso pieno sostegno sulla situazione intorno alla regione russa di Kaliningrad. Continuerò questa maratona: dobbiamo fornire il massimo sostegno al nostro Stato. Ci aspettiamo una decisione europea chiave“, commenta il presidente dell’Ucraina.
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