Fedez, rapporti prima del matrimonio | L’appello social fa infuriare il Vaticano

Nuova polemica Fedez-Vaticano. Il cantante nelle scorse ore ha commentato le nuove linee guida della Chiesa che impongono una maggiore castità prima del matrimonio.

L’artista, tramite alcune storie su Instagram, ha attaccato il Vaticano lanciando un messaggio molto più che diretto ai suoi followers.

Il cantante Fedez di nuovo contro il Vaticano, questa volta per le nuove linee guida sulla castità prematrimoniale

La storia di Fedez con il Vaticano e i suoi preti non è di certo al primo round. Il cantante già in passato aveva attaccato l’istituzione cattolica, fomentando una polemica nata sulle dichiarazioni del Vaticano sul Ddl ZanRiassumendo: il Vaticano, che ha un debito stimato di 5 miliardi di euro su tasse immobiliari mai pagate dal 2005 ad oggi per le strutture a fini commerciali, dice all’Italia ‘guarda che con il DDL Zan stai violando il #Concordato’” aveva scritto il rapper su Twitter.

Oggi l’artista torna alla carica e questa volta lo fa su un altro argomento che ha suscitato una ridda di reazioni.

Fedez ai suoi followers: “Scop… più che potete”

Il cantante è tornato sulle nuove linee guida della Chiesa Cattolica in materia di castità prima del matrimonio, attaccando il Vaticano con una provocazione diretta ai suoi fan.

Il messaggio di Fedez su Instagram diretto ai suoi followers

L’indicazione che era stata anticipata da papa Francesco suggerisce ai giovani di concedersi di meno e rinunciare ai rapporti sessuali prima del matrimonio. “Amici vaticani – il messaggio di Fedez sui Instagram, se non potete giocare al gioco, almeno non fate le regole” che poi ha rincarato la dose provocando con un consiglio chiaro e diretto ai suoi followersScopate amici, scopate più che potete (se vi va)” per poi aggiungere “Che la vita è troppo breve per ascoltare il Vaticano“.

Un messaggio che accompagnato in apertura da una foto di Papa Francesco con le dichiarazioni che non sono piaciute al cantante e la scritta sotto “Buon sabato 18 giugno 1730“.

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