Pos e carte di credito: dal 30 giugno cambia tutto | Le sanzioni per chi non rispetta il regolamento

Pos e carte di credito, dal 30 giugno cambia tutto. Il Governo aveva avvisato riguardo la svolta storica: le novità da fine mese.

Pos e carte di credito, siamo alla stretta fondamentale. Dopo tanti piani e prospetti, si è giunti a un importante accordo che porterà il Governo a riflettere sui metodi di pagamento e le modalità d’incasso degli esercenti. Un “veto” per così dire al denaro contante che sarà usato sempre meno. La possibilità di pagare in contanti arginata alla stregua delle carte di credito per un motivo fondamentale: il controllo fiscale.

Cartelle esattoriale proroga termini pagamenti
Novità sui pagamenti (Immagine Pixabay)

I pagamenti elettronici permettono una maggiore tracciabilità. Questo significa (anche) dare un colpo all’evasione fiscale, o perlomeno cercare di farlo. Dati alla mano, i grandi evasori sono ancora un problema: la variabile del contante potrebbe aiutare, ma oltre al pagamento elettronico occorre pensare alle modalità di condanna per i furbetti. La stangata, infatti, sarà severa.

Pos e carte di credito: la novità dal 30 Giugno, cosa cambia

Un primo segnale, infatti, sarà dato ai “disertori” del provvedimento: chi non pagherà con il pos o la carta di credito e peggio ancora non farà pagare in questo modo riceverà una multa di 30 euro più un’ammenda del 4% sulla transazione rifiutata. Esercenti e non sono avvisati. Dal prossimo 30 Giugno non sono più ammesse sviste o errori superficiali, soprattutto in merito ai beni primari e d’importanza fondamentale. Continuano, parallelamente, le iniziative legate al cashback.

tasse
Cosa cambia nei pagamenti (Pixabay)

Ancora in vigore, infatti, la “Lotteria degli scontrini” e i bonus relativi al cashback e supercashback. Detrazioni e opportunità – al pari di stangate e provvedimenti salati – nei confronti di chi è ligio alle disposizioni. Un incentivo ulteriore a chi si deve ancora abituare a qualcosa che dovrà entrare a far parte delle abitudini collettive: il denaro contante, ormai, si usa solo nei casi strettamente indispensabili. Questione di avanguardia, priorità e controllo.

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