L’inquietante incisione scoperta sulla pelle di una bambina di appena tre anni fa pensare a un reato aggravato dall’odio razziale. Chi avrebbe leso una bimba così piccola e a quale scopo. Al momento la Procura di Roma indaga
Ad oggi l’unico iscritto nel registro degli indagati risulta essere un maestro di una scuola dell’infanzia nel quartiere popolare di Roma, Garbatella. Ma l’uomo avrebbe dimostrato agli inquirenti già la sua estraneità ai fatti.
L’incisione sulla pelle di una bimba di tre anni è macabra sia per la parola incisa sul corpicino sia per il modo barbaro in cui è stato compiuto il gesto.
Intanto la Procura di Roma indaga sul caso ipotizzando il reato di lesioni volontarie aggravate dall’odio razziale in quanto la piccola vittima non è italiana.
La parola composta da tre lettere scritte in caratteri latini “xin” è stata incisa molto presumibilmente utilizzando uno spillo sulla pelle di una bimba di appena tre anni.
La parola che in cinese significa “vergogna” è stata trovata addosso alla piccola vittima di origine cinese che, però, vive a Roma nel quartiere della Garbatella.
I genitori della piccola l’hanno trovata sanguinante quando è tornata a casa dalla scuola dell’infanzia. Dopo aver visto la ferita sul braccio della figlia, i genitori hanno portato la piccola in ospedale. Dopo le cure ricevute hanno sporto denuncia per lesioni.
La prognosi dei medici per la lesione subita è stata di ben venti giorni. Il fatto risale allo scorso 25 novembre ma ancora sono in corso le indagini per accertare chi sia stato l’orrendo autore di un atto simile.
L’unico iscritto nel registro degli indagati risulta essere il maestro della scuola dell’infanzia frequentato dalla bambina nel quartiere Garbatella ma l’indagato nega ogni accusa e avrebbe già dimostrato agli investigatori la sua estraneità ai fatti.
Intanto, il reato ipotizzato dalla Procura di Roma nel procedimento è di lesioni volontarie aggravate dall’odio razziale. L’indagine in corso è stata affidata alla pm Gabriella Fazi la quale ha disposto anche un incidente probatorio nel quale sembrerebbe che la bimba abbia in un primo tempo indicato il maestro come autore del gesto per poi ritrattare ciò che avrebbe detto parlandone bene in un secondo momento.
Per la poca attendibilità della piccola vittima le ricerche sull’autore del macabro gesto si stanno muovendo a 360 gradi. Nessuna persona che in quel periodo è stata a contatto con la bimba è esclusa come probabile autore del simile gesto. Intanto, fanno sapere i genitori, che la piccola non frequenta più quella scuola.
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