Guerra Ucraina, Evgeny Utkin a Free.it | “Non è necessario avere l’atomico per innescare conflitto nucleare”

Guerra in Ucraina, giorno 73. Il conflitto prosegue tra attacchi e difese. Alla periferia di Odessa un bombardamento aereo ha distrutto tre depositi di munizioni e carburante.  E questa notte le sirene antiaereo sono scattate tre volte a Kiev. La situazione è sempre di grande tensione anche a livello internazionale. Intanto, però si avvicina il 9 maggio, una data importante per Vladimir Putin che potrebbe annunciare qualcosa di importante. Al quotidiano online Free.it Eveny Utkin, giornalista russo esperto di geopolitica e geoeconomia.

 Lunedì è il 9 maggio. Una data che per i russi è storicamente importante, ma che quest’anno potrebbe esserlo ancora di più. Putin, infatti, potrebbe annunciare qualcosa sulla guerra in Ucraina, lanciare qualche messaggio. Di sicuro, il suo discorso è molto atteso da tutte le cancellerie dell’Occidente. Dalle sue parole potrebbe o meno dipendere il futuro di questo conflitto. Quali sono i rischi? Putin davvero potrebbe usare armi nucleari? Free.it lo ha chiesto a Eveny Utkin, giornalista russo esperto di geopolitica e geoeconomia.

 

guerra ucraina 9 maggio
Guerra Ucraina, Evgeny Utkin a Free.it Nove maggio data simbolo. Non è necessario avere l’atomico per innescare conflitto nucleare

Cosa pensa che succederà lunedì 9 maggio?

“Questa data è importante perché è il giorno della sconfitta del nazismo del 1945 in quella. È la data in cui tutti i russi dell’ex Unione Sovietica celebrano la così detta grande guerra patriottica. Dal 2008 il 9 maggio c’è una parata militare sulla piazza Rossa, per mostrare a tutto il Paese e a tutto il mondo i grandi risultati della Russia. Ora, quali saranno i risultati che Putin vuole annunciare quest’anno non è ancora chiaro. E’ difficile dirlo in questo momento, anche per i più fini analisti. Perché nessuno è dentro al Cremlino”.

Inizialmente si era detto che il 9 maggio la Russia avrebbe dichiarato guerra totale all’Ucraina. Poi questa voce è stata smentita dallo stesso Lavrov. Potrebbero esserci sorprese?

“Sicuramente ci sarà una grande parata a Mosca ma, per esempio, già le parate che erano previste a Donetsk e Luhansk sono state annullate. Perché ovviamente con una tensione bellica in corso è impossibile. Putin potrebbe fare qualche annuncio”.

Potrebbe cambiare il lessico: da operazione militare potrebbe diventare una guerra nella narrazione russa?

“In realtà, per i russi questa è un’operazione speciale e non guerra per motivi tecnici prima ancora che di propaganda. Tanto per dire, non c’è una mobilitazione totale di uomini dai 18 ai 55 anni, non ci sono fabbriche riconvertite per la fabbricazione di armi o carrarmati. Io non penso che questa cosa cambierà. Il conflitto continuerà così, con questo grado di intensità e tensione, fino a che non ci sarà una mediazione di pace.

Guerra Ucraina, Evgeny Utkin a Free.it | “Russi e ucraini combattono con armi simili, hanno una mentalità”

Quando Biden ha detto che i russi potevano prendere Kiev in tre giorni, intendevano che avrebbero potuto farlo con una guerra all’americana. Cioè con bombardamenti a tappeto e truppe di terra per assaltare i palazzi del potere. In realtà, russi e ucraini combattono con armi simili, hanno una mentalità e uno spirito che si somigliano. Normalmente, in una guerra muoiono più civili che soldati. In questo caso, tra ucraini e russi muoiono molti più militari”.

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Guerra Ucraina, Evgeny Utkin a Free.it Nove maggio data simbolo. Non è necessario avere l’atomico per innescare conflitto nucleare

Secondo lei Putin potrebbe davvero usare armi nucleari?

“La dottrina militare russa non prevede l’attacco preventivo e anche Lavrof ha detto che la Russia non attaccherà per prima con armi nucleari. Per questo hanno creato il supersonico, che in 200 secondi arriverebbe a Berlino o Londra. Ma il punto è che noi davvero rischiamo la terza guerra mondiale. E rischiamo che il conflitto esca dal territorio ucraino. In una ipotetica situazione di escalation, per esempio, l’Italia rischierebbe molto. Non perché verrebbe buttata una bomba atomica sul Paese.

Basterebbe una bomba normale su una base militare dove sono conservate le bombe atomiche americane. Tipo su Aviano. E quello basterebbe a creare in Italia l’equivalente di 100 Chernobyl. Le bombe sono americane, ma sul territorio italiano, quindi è l’Italia che rischia di più. Tutto ciò è uno scenario lontano e ipotetico. Ma è molto facile, in contesti come questo che stiamo vivendo, innescare una reazione a catena. Vediamo cosa succede passo dopo passo. Con molta molta attenzione”.

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