Luca Barbareschi, bufera per la frase shock sui gay | L’attore era ospite di Sgarbi

Luca Barbareschi, esternazione shock sui gay durante la presentazione di una mostra curata da Vittorio Sgarbi. La replica di Lazio Pride: “Parole inaccettabili”.

“E’ la mafia dei fr**i che è il problema. Non è essere omosessuale, è la mafia degli omosessuali e delle lesbiche”. Frasi shock pronunciate venerdì da Luca Barbareschi a Sutri nel corso dell’inaugurazione della mostra “Eccentrici e solitari” curata da Vittorio Sgarbi.

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Luca Barbareschi, bufera per la frase shock sui gay | L’attore era ospite di Sgarbi

Offese ai gay, paragoni tra omosessuali e mafia, attacchi a inclusività e rappresentanza. Il tutto in pochi minuti di intervento. L’inclusività è la cosa più stupida del mondo. Io dovrei fare un film in cui c’è sempre un nano, un transgender, un cinese. Ma un cinese come? Omosessuale, lesbica?”, aggiunge l’attore ricevendo anche qualche segno di approvazione dalla platea. La creatività non è legata al genere – prosegue Barbareschi – se ci sono quattro donne brave, ci sono quattro donne brave. Nel mio ufficio ci lavorano ottanta persone. Non conosco la loro sessualità. E questo non è una discriminante verso di loro. Né tantomeno loro ne traggono vantaggio. Poi uno nel privato può fare quello che vuole”, aggiunge. “La cancel culture sta affossando l’Occidente”, conclude tra gli applausi di qualche presente.

Luca Barbareschi, frasi shock sui gay: la replica di Lazio Pride

Alle parole dell’attore ha prontamente risposto il Lazio Pride: Le parole di Luca Barbareschi risultano inaccettabili. Ricordiamo che nel 2018 il Pride di Ostia, organizzato da Lazio Pride, fu dedicato proprio alle vittime delle mafie, in gemellaggio con il Pride di Napoli, spiegano gli organizzatori.

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Luca Barbareschi, frasi shock sui gay: la replica di Lazio Pride

I difensori dei diritti delle persone Lgbt hanno ricordato chela comunità è vittima della criminalità organizzata, che sfrutta e opprime le condizioni di disagio di chi è vittima di omofobia. “Come affermò Federica Angeli, giornalista antimafia testimonial del Pride del 2018, le vittime di mafia e le vittime di omofobia hanno una similitudine per essere spinte in un cono d’ombra di oppressione – aggiungono gli organizzatori del Lazio Pride – Barbareschi chieda scusa. Siamo schierati nel contrasto alle mafie e continueremo a farlo il 25 giugno e il 9 luglio ai Lazio Pride di Albano Laziale e Viterbo”, concludono.

Gli fa eco la Presidente di Peter Boom Arcigay Viterbo Virginia Migliore: “Siamo fortemente delusi per le parole di Barbareschi pronunciate a Sutri. Mafie e comunità Lgbt sono in antitesi. Il 9 luglio saremo in piazza al Viterbo Lazio Pride anche contro le mafie, come già Lazio Pride fa da anni”, conclude.

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