Mercato immobiliare, affitti alle stelle: qual è la città più cara | I motivi dell’aumento

A marzo scatta la revisione annuale dei contratti, e quest’anno ci saranno molti “ritocchi”, dovuti all’inflazione di questo periodo. Gli aumenti maggiori al nord, ma anche nelle altre città ci saranno incrementi importanti. 

Se siete tra quelli che a marzo hanno la revisione annuale del contratto d’affitto, preparatevi a qualche spiacevole sorpresa, perché il canone sicuramente aumenterà.

Mercato immobiliare, prezzi dei bilocali alle stelle ì

Il problema è capire di quanto, ma una prima stima parla in media di 32 euro al mese e 384 euro all’anno.  Ci sono però città come Milano, dove possono arrivare anche a 44 euro. Tutto questo è dovuto all’aumento dell’inflazione, che si porta dietro anche quello dei canoni. I dati sono forniti dall’analisi dell’Ufficio studi del portale immobiliare Idealista, che ha calcolato quanto peserà l’inflazione sull’adeguamento dei contratti di locazione, prendendo come punto di riferimento un bilocale, in base all’indice dei prezzi al consumo aggiornato e pubblicato dall’istat.

Fare questo calcolo sull’inflazione è molto complicato, perché vanno inserite alcune voci come ad esempio l’assegno dovuto al coniuge separato o proprio il canone d’affitto, prendendo come punto di partenza le famiglie di operai e impiegati. Nel cosiddetto “paniere” anche i tabacchi. Saper fare questo conteggio non è fondamentale, quello che invece è importante è comprendere quanto questo calcolo faccia impennare l’inflazione, che secondo una rilevazione dell’Istat, dallo stesso mese di marzo del 2020 è salita del 6,4%. E proprio l’ufficio studi di Idealista ha misurato questo impatto, prendendo come riferimento un bilocale in diverse province e capoluoghi italiani. 

Mercato immobiliare, bilocali prezzi alle stelle. Quanto aumentano nelle varie città

Dal report è risultato che Milano e Bolzano sono i capoluoghi dove gli aumenti dei canoni di locazione, per effetto dei rinnovi annuali, sono più alti a marzo 2022.

Mercato immobiliare, prezzi dei bilocali alle stelle. Aumenti in tutte le città

Dovranno pagare in media 38 euro in più al mese gli inquilini di Firenze e Bologna, 35 euro a Roma e Venezia, 32 a Napoli, 27 a Bari, 20 a Torino. A livello provinciale, resta Milano la più cara, con un aumento dei canoni di locazione per l’aggiornamento annuale, di 42 euro al mese. Seguono Rimini, Firenze e Bologna con 38 euro al mese in più di media. I rincari minori si registrano nelle province di Agrigento, Biella, Caltanissetta e Ragusa, dove gli inquilini vedranno aumentare l’affitto mensile di 16 euro.

Come dicevamo, il bilocale è l’abitazione che è stata presa come esempio di analisi per i costi, ma è in realtà la tipologia più presente sul mercato a Milano, in base all’analisi sull’offerta di immobili nelle grandi città italiane, realizzata dall’Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa riferite a gennaio 2022. Il 43% degli annunci di vendita riguardano appunto questo taglio di appartamento. Dato diverso quello della media italiana: la tipologia più presente sul mercato è il trilocale, con il 33,1%, a seguire il quattro locali con il 24,2% ed i bilocali con il 24%.

Mercato immobiliare, i tagli più richiesti

In aumento, rispetto a luglio 2021, la percentuale di monolocali, mentre è in calo quella di offerta di trilocali e quattro locali, molto probabilmente, secondo Tecnocasa,  perché i tagli più grandi sono ora più desiderati e chi possiede una casa di ampia metratura decide di non venderla. La pandemia, lo smart working e la dad hanno insegnato che una casa in cui si può lavorare, studiare e trascorrere la maggior parte della giornata, è un bene prezioso da tenere gelosamente.

In ultimo, Bari è la città in cui si è registrato il maggiore incremento di monolocali e bilocali. Roma è la città dove è più elevata la percentuale di trilocali presente sul mercato (39,4%). A Bologna e Genova invece c’è una maggiore concentrazione sul quattro locali rispettivamente con 31,5% e 38,2%. A Milano, appunto, è il bilocale ad essere più presente (43,0%).

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