Brooklyn, attentato nella metropolitana a New York | Caccia all’uomo, identificato un afroamericano | VIDEO

È ancora caccia all’attentatore che stamattina ha aperto il fuoco sulla metropolitana di New York ma ci sono novità. Sono 29 le persone ferite, di cui cinque gravi. La zona e i dintorni sono presidiati da centinaia di poliziotti. Intervento delle forze anti terrorismo: c’è un sospettato. La ricostruzione dei fatti.

Sono stati momenti di grande confusione quelli che hanno vissuto i newyorkesi quando stamattina nella metropolitana zona di Brooklyn, un uomo ha aperto il fuoco in uno dei vagoni sparando alla gente, che a quell’ora, intorno alle 8,00 si stava recando al lavoro.

Sparatoria Brooklyn, esplosioni nel metro di New York

L’attentatore era in uno dei vagoni della metro quando dal suo zaino ha tirato fuori e lanciato una granata fumogena di quelle facilmente reperibili online. Poi ha indossato una maschera antigas e ha aperto il fuoco fra il terrore dei passeggeri e di chi attendeva la metro. Inizialmente si temeva che ci fossero anche ordigni esplosivi ma il timore si è poi rivelato infondato. Ha ferito in totale 29 persone, tra cui 5 gravemente, per poi darsi alla fuga.

Le immagini che circolano mostrano diverse persone a terra, insanguinate. Tutta la zona è stata chiusa, molte le ambulanze che hanno trasportato i feriti nei vicini ospedali. Presenti  anche gli agenti delle squadre speciali. La polizia intervenuta immediatamente non ha però rilevato, nessun ordigno attivo. È però stata trovata in serata la pistola usata dall’aggressore, oltre a munizioni, un’accetta, una bomboletta di spray al peperoncino ed altre “armi ad alta capacità“, secondo alcune indiscrezioni riferite dalla Cnn.

 

È un 63enne l’uomo che ha aperto il fuoco a Brooklyn nella stazione di Sunset Park

L’aggressore è al momento ricercato anche se gli investigatori passando al setaccio i video girati dai cittadini durante l’incidente, sono riusciti a ottenere un’immagine non chiarissima dell’attentatore.

Si chiama Frank James e ha 63 anni l’uomo che ha aperto il fuoco nella metropolitana di New York

Si chiama Frank James ed è la persona di interesse per la sparatoria nella metropolitana di New York. L’uomo nei giorni scorsi ha postato video “preoccupanti” online in cui parlava dei senzatetto e del sindaco di New York Eric Adams. La polizia “non ha nessuno sotto la sua custodia” al momento per l’attacco alla metropolitana di New York: “Siamo alla ricerca di Frank James, che ha affittato il furgoncino” legato all’attacco a Philadelphia. “Siamo veramente fortunati che non sia andata peggio“, aggiunge la polizia di New York, sottolineando che l’attentatore è salito sulla metro con l’intento di commettere un atto di violenza.

Gli investigatori sono arrivati a James attraverso la carta di credito utilizzata per noleggiare  un camioncino U-Haul. Il mezzo  è stato ora ritrovato. L’uomo, descritto dalle autorità come un afroamericano alto 1,65 m, è stato ripreso da uno dei passeggeri del vagone affianco in un video con il cellulare.

New York sorvegliata dall’alto con droni ed elicotteri

L’intera zona è tutt’ora sorvegliata dall’alto anche da elicotteri e droni. L’area di Sunset Park, vicino alla metro è completamente bloccata e chiusa al pubblico per favorire la raccolta delle prove. Non conosciamo il motivo della sparatoria, ma non escludiamo nulla” ha dichiarato la polizia. Il sindaco di New York, Eric Adams, informato dell’incidente nella metropolitana a Brooklyn continua a seguire gli sviluppi. “Mentre raccogliamo informazioni, chiediamo ai residenti di tenersi alla larga dall’area per loro sicurezza e per facilitare le indagini“, afferma il portavoce del sindaco.

In tarda mattinata nuovi aggiornamenti sono arrivati da fonti della polizia riportata dalla Abc, che parlavano di più sparatorie. Le stesse notizie sono poi state smentite durante la conferenza stampa delle ore 12.11 ora di New York.

Le testimonianze

Ho pensato che fosse un lavoratore del Mta all’inizio e non ho prestato grande attenzione“, ha raccontato al New York Post Clair, che descrive l’uomo come un “afroamericano di alto circa 1,65 e sui 77 kg che indossava un gilet arancione ed una maschera anti-gas” che ha lanciato “una sorta di cilindro che ha fatto una scintilla“. La donna ha detto che l’uomo ha sparato così tanti colpi “di aver perso il conto, erano tanti, non so dire quanti“.

Tutte le scuole della zona di Brooklyn dove oggi è avvenuta la sparatoria nella stazione della metropolitana sono state messe in stato di allerta, con l’ordine di “shelter in” che significa che nessuno può lasciare l’edificio e solo gli studenti possono entrare. Lo rende noto il dipartimento per l’Istruzione. La sparatoria ha causato allarme anche in altre città americane, dove la sicurezza è stata rafforzata e in particolare a Washington, dove al momento però non c’è nessuna credibile minaccia. Il presidente Joe Biden è stato informato della situazione. Lo ha reso noto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, aggiungendo che “lo staff della Casa Bianca è in contatto con il sindaco Adams e il capo della polizia Sewell per offrire l’assistenza necessaria“.

Brooklyn scatta l’allerta

Incontrando i giornalisti gli agenti hanno chiarito che non si tratta di attacco terroristico. La polizia ha anche smentito che ci siano state esplosioni dovute ad ordigni. Il sindaco di New York Eric Adams ha poi confermato in un video che il sospetto ha fatto esplodere un fumogeno per “causare il caos” prima di aprire il fuoco. “Non permetteremo ai newyorkesi di essere terrorizzati nemmeno da un singolo individuo“, ha detto Adams.

Aumenta il numero dei feriti

Sale il bilancio dei feriti nella sparatoria alla metropolitana di New York che sarebbero almeno 29. Lo riportano Cnn citando la portavoce del FDNY. Otto persone sono state colpite dai colpi di arma da fuoco, e altre otto sono rimaste ferite mentre cercavano di fuggire. Critica anche la situazione della viabilità. Alla stazione di Atlantic Avenue, a Brooklyn, centinaia di persone vengono rimandate indietro da  polizia e addetti della Metro di New York: le linee per Sunset Park, D, N e R sono chiuse. Anche gli autobus fanno deviazioni.

New York, conferenza stampa congiunta

Nella conferenza stampa congiunta alla presenza delle maggiori autorità della città di New York, il capo della polizia e il governatore della città hanno confermato che l’uomo è molto pericoloso. “Fatte attenzione là fuori“. È l’appello lanciato ai residenti di New York dal governatore Kathy Hochul. Alla conferenza non è presente il sindaco Eric Adams, a casa con il Covid.

Ritrovate armi e lacrimogeni nella metropolitana

Secondo quanto riporta la Cnn, citando fonti delle forze dell’ordine, nella stazione della metropolitana teatro dell’attacco, sarebbero state ritrovate “diverse armi ad alta capacità e anche alcuni fumogeni. Una di queste, quella con cui probabilmente l’attentatore ha sparato si è inceppata. Lo riporta la Nbc News, citando fonti vicine alle indagini secondo le quali sul posto è stata trovata l’arma e tre caricatori, di cui uno bloccato al suo interno. Poteva quindi essere una strage.

Fbi al lavoro

La task force congiunta del terrorismo dell’FBI e del NYPD è composta da oltre 50 agenzie e siamo pienamente coinvolti in questa indagine” ha detto Michael J. Driscoll, vicedirettore responsabile dell’ufficio dell’FBI di New York. “Siamo ancora alle fasi iniziali. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con i feriti. Stiamo seguendo ogni possibile pista e continueremo a farlo con il NYPD e gli altri nostri partner cittadini“.

Il pensiero all’11 settembre

Janno Lieber, a capo dell’MTA, l’agenzia che gestisce il sistema della metropolitana newyorkese, parlando al The Guardian ha elogiato i passeggeri che hanno cercato di aiutare le vittime dell’attacco e ha detto che i suoi dipendenti, dopo la sparatoria, hanno radunato quante più persone potevano su un treno che lasciava la stazione per metterli fuori pericolo. Lieber ha osservato che tutto questo gli ha ricordato i magazzinieri che distribuivano acqua a persone in fuga o bloccate dagli attacchi terroristici dell’11 settembre: “Abbiamo visto i newyorkesi in una situazione difficile e di emergenza che si aiutavano a vicenda“, ha detto Lieber.

Impostazioni privacy