Una nuova ondata di attacchi sta colpendo Israele. Diverse vittime per mano di un attentatore che ha colpito nei pressi di Tel Aviv.
Si tratta del terzo attacco in una settimana. Adesso il centro degli agguati Bnei Brak, sobborgo ortodosso e a Ramat Gan, vicino Tel Aviv.
L’aggressore si è presentato in moto in due punti diversi della città. Una serie di attacchi nel giro di pochi minuti che hanno alzato l’allerta al massimo in Israele dopo gli ultimi due attentati della settimana scorsa. Panico per le strade con gli abitanti della zona che sono riusciti a filmare l’attentatore dalle finestre delle proprie abitazioni.
L’uomo è riuscito a colpire indisturbato in due punti diversi della città spostandosi in moto.
Sono 4 i morti nell’attacco a Bnei Brak e a Ramat Gan, in Israele. Lo ha detto il direttore del pronto soccorso aggiungendo che c’è anche una altra persona in fin di vita.
Il killer, secondo la polizia sarebbe stato “neutralizzato“. Il premier Naftali Bennet ha convocato per le 22 (ora locale) una riunione straordinaria di sicurezza sulla situazione in atto nel Paese. Alla riunione prenderanno parte il capo della polizia, il ministro della Pubblica Sicurezza, il capo di stato maggiore dell’esercito e il direttore dello Shin Bet.
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L’autore dell’attentato è un palestinese originario della Cisgiordania. Lo affermano i media israeliani che lo hanno identificato in Diab Hamarsha, 27 anni, originario del villaggio di Yabed, presso Jenin.
Messaggi di tripudio sono stati pubblicati a Gaza da Hamas e dalla Jihad islamica dopo aver appreso dell’attacco a Bnei Brak “La lotta armata continua, siano benedette le mani degli eroi“, ha esclamato su twitter Mushir al-Masri, un portavoce di Hamas. Ahmed al-Mudallal (Jihad islamica) ha rilevato che l’attacco odierno segue quelli di Beersheva e di Hadera, di questa settimana. “Ciò dimostra che la resistenza è in una nuova fase. E’ una un’unica campagna che coinvolge tutti i palestinesi: a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme e nelle terre del 1948“, ossia Israele.
Due giorni fa era avvenuta un’altra sparatoria a Hadera. A perdere la vita sono stati due poliziotti. Giorni prima nella città meridionale di Beersheba c’erano stati altri quattro morti. I due attentati della settimana scorsa sono stati rivendicati dal gruppo “Stato Islamico”.
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