Assegno Unico per i figli, cosa cambia da Marzo | Chi può richiederlo e come

Assegno Unico per i figli, cambiano i parametri: da Marzo nuove regole. Il mese che è quasi al termine porta numerose novità.

Le famiglie proseguono nella loro ardua ed estenuante battaglia per andare avanti nonostante la congiuntura economica e i rincari che aumentano a causa (anche) delle possibili sanzioni. Provvedimenti che verranno applicate a margine del conflitto ucraino. Mentre questi ultimi scenari sono ancora da definire, l’inflazione è già un comune denominatore nello Stivale. Per questo molti faticano a trovare le risorse necessarie.

Assegno Unico figli
Assegno Unico per i figli, come ottenerlo (ANSA)

Una mano ulteriore potrebbe darla l’Assegno Unico per i figli, atto a far respirare le tasche delle famiglie con un contributo che alleggerirebbe le scadenze e gli obblighi da rispettare. Nello specifico, però, il mese di Marzo ha portato qualche cambiamento. Ragion per cui i genitori restano vigili per cercare di carpire informazioni utili in merito.

Assegno Unico per i figli: chi può richiederlo e come, le novità

Quelli che presenteranno la domanda di Assegno Unico entro il 30 Giugno potranno ricevere gli arretrati a partire dal mese di Marzo, mentre coloro che lo faranno dopo la data preposta  il contributo spetterà dal mese successivo a quello di presentazione della modulistica. In concreto: cambiano i tempi, ma non le modalità.

Assegno Unico Universale criteri
I nuovi criteri per l’Assegno Unico Universale (ANSA)

L’Iban deve essere intestato o cointestato al beneficiario del contributo. Il 28 Febbraio si è chiusa la prima tranche di domande, chi ha presentato il materiale preposto da Febbraio avrà l’assegno da Marzo.

L’Assegno Unico Universale è un provvedimento volto ad agevolare chi lo richiede e spetta ai nuclei familiari così composti: con un figlio minorenne a carico, per i nuovi nati la decorrenza è al settimo mese di gravidanza, con un figlio maggiorenne a carico (fino ai 21 anni) a patto che frequenti un corso di formazione professionale o universitario.

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Oppure svolga regolarmente un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito inferiore a 8mila euro annui. In ultima istanza spetta a chi ha bisogno di lavorare ed essendo senza occupazione sia segnato regolarmente ai Centri Per l’Impiego oppure svolga il Servizio Civile Universale.

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