Cartelle esattoriali, cambia tutto | La decisione che spiazza gli utenti

Cartelle esattoriali, si cambia. Gli utenti sono spiazzati dalle nuove misure, cosa bisogna sapere per non correre rischi: gli aggiornamenti.

Cartelle esattoriali, contribuenti messi alla prova. Le novità dei prossimi mesi saranno la cartina tornasole del raccordo fra economia e politica: il Governo, per rispondere in maniera concreta alla congiuntura, ha apportato misure specifiche che dovranno seguire un piano mirato affinché l’onda dei rincari non travolga ulteriormente la quotidianità degli italiani costretti già a fronteggiare imprevisti con cui fare i conti nei prossimi mesi.

Tasse novità
Cartelle esattoriali, le modifiche (ANSA)

Al netto delle speculazioni in determinati settori. Nella fattispecie, le cartelle esattoriali avranno un adeguamento di tempi – fra pagamento e riscossione – tornando agli standard precedenti al periodo di pandemia con qualche piccola, ma importante, modifica. L’iter andrà a decorrere dal 1° Aprile di quest’anno.

Cartelle esattoriali, si cambia ancora: le novità per i contribuenti

Saranno reintrodotti i vecchi termini di pagamento: significa avere 60 giorni dalla notifica della cartella per elargire la somma corrispondente. Il termine precedente – dovuto anche ai decreti legge in vigore nel 2021 in seguito allo scoppio pandemico e allo sviluppo di una crisi economica senza precedenti – era a 180 giorni. Novità che ha coinvolto anche le cartelle esattoriali ricevute nell’arco temporale che va dal 1° Settembre 2021 al 1° Dicembre 2021.

Cartelle esattoriali termini
Nuovi termini per i contribuenti (ANSA)

Il ritorno ai vecchi standard, per agevolare – in qualche maniera – i contribuenti ed evitare la stangata, non comporterà interessi di mora permettendo così un nuovo assestamento fin quando le contromisure non saranno introiettate a dovere. Restano invariati, invece, i termini per proporre ricorso.

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Le conseguenze sono altrettanto chiare: gli interessi di mora, una volta reintrodotti dopo questo periodo di assestamento che riguarda soltanto il primo mese dall’entrata in vigore delle modifiche, cominceranno a maturare una volta arrivata la notifica. Qualora non dovessero essere stati rispettati i termini di decorrenza, potrebbe aver luogo l’esecuzione forzata. Ex art. 50 del DPR 602/73. Un ritorno al passato per cercare di guardare al futuro: la normalità passa (anche) dalla burocrazia.

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