Mente il virus in Italia ha ripreso a circolare velocemente e i contagi salgono, Hans Kluge, dell’Oms ha criticato l’allentamento delle misure decise in diversi Paesi d’Europa. Anche in Italia. Tra meno di dieci giorni, non ci sarà più lo stato d’emergenza e successivamente anche la mascherina al chiuso non sarà più obbligatoria. Ma qual è la situazione epidemica? Cosa si rischia? Lo abbiamo chiesto a Stefano Vella, infettivologo e docente di Salute globale all’università Cattolica di Roma.
I contagi da Covid 19 continuano a salire in tutte le regioni da nord a sud. Ma nel frattempo, complice l’arrivo della primavera e le temperature meno rigide, sempre più gente “dimentica” le misure di prevenzione. D’altro, lo stesso governo ha approvato l’allentamento delle misure. Il rischio, secondo i virologi, è che i contagi crescano ancora fino a creare una quinta ondata di Covid. Al quotidiano online Free.it Stefano Vella, infettivologo e docente di Salute globale all’università Cattolica di Roma.
Qual è attualmente la situazione epidemica in Italia?
“E’ prematuro parlare di quinta ondata, ma il virus circola ancora molto e non è per niente finita. Insomma, non siamo fuori da questa pandemia, non ci sono dubbi. Adesso c’è questa variante nuova e non sarà l’ultima mutazione di questo virus. E’ vero che dal punto di vista sanitario la situazione sotto controllo. Però sappiamo bene che se aumentiamo troppo il numero di nuovi casi, la circolazione del virus non aumenta esponenzialmente il virus potrebbe evolvere verso una variante magari anche cattiva. Perché non è detto che tutti i nuovi virus sono per forza meno aggressivi. Dobbiamo stare comunque molto attenti. Io mi rendo conto che c’è una volontà di tornare la normalità, di eliminare le misure precauzionali, questo io capisco benissimo. Però non possiamo abbassare la guardia”.
Cosa pensa del fatto che a giorni decadrà lo stato d’emergenza?
“Sono preoccupato, perché sicuramente non è una situazione di circolazione zero. E nemmeno tanto bassa in questo momento. SI va incontro alla bella stagione ma non siamo sicuri che il virus si depotenzierà. E con l’aumento dei casi, ci saranno comunque delle persone che andranno in ospedale anche se in numero minore rispetto a prima.
Contagi Covid, l’infettivologo Vella a Free.it | “Aspettare per la quarta dose”
Ma i fragili e i non vaccinati comunque rischiano di stare molto male e essere ricoverati. I morti non sono a zero oggi. E’ vero che non tanti come un anno fa, quando erano sopra i 500, ma il rischio è che con l’aumento dei casi, anche il numero dei decessi possa tornare a crescere”.
Pensa che sia comunque una buona idea tenere una mascherina all’interno, anche se per legge non è più obbligatoria?
“Io la mascherina all’interno la terrei, anche se non c’è più la legge che lo impone. Perché è proprio al chiuso che ci si prende questo virus ed è negli spazi chiusi che il virus gira con facilità. Sono precauzioni banali. Io personalmente la mascherina me la metterò lo stesso al chiuso. E all’esterno la porto con me, perché poi ci sono gli assembramenti è comunque meglio metterla”.
La quarta dose chi la deve?
“Non è molto chiaro, ci sono ancora diversi studi sull’efficacia della quarta dose. In ogni caso, stanno arrivando dei vaccini nuovi, più aggiornati e che ci coprono le varianti attuali e quelle successive. Per cui, noi vediamo sicuramente la scienza cosa ci dice e intanto aspettiamo questi vaccini più nuovi che arriveranno a breve. Intanto i fragili e i non vaccinati devono continuare a stare molto attenti”.
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