La guerra tra Russia e Ucraina e fatta anche di messaggi veri o finti. La propaganda è scesa in campo ancora prima dell’invasione. La Tv di stato russa è certamente uno dei mezzi con cui il Cremlino cerca di indirizzare l’opinione pubblica.
A rendere pubblico l’obiettivo di Mosca una dipendente che adesso dovrà affrontare accuse pesanti.
La battaglia non si combatte solo sul campo con centinaia di soldati uccisi e arrestati o civili uccisi e feriti ingiustamente. La guerra si gioca anche sui media e sui social, con messaggi fuorvianti o fake news create ad arte per manipolare e indirizzare l’opinione pubblica. La guerra si vince anche se si convince il popolo di star facendo la cosa giusta.
Messaggi artefatti o indirizzati come quelli creati, anche secondo chi ci lavora all’interno, dalla tv di stato russa.
A “svergognare” il governo russo ci ha pensato una dipendente di uno delle emittenti di stato di Mosca. Si tratterebbe di Marina Ovsyannikova, una producer della tv.
Con in mano un cartello ha interrotto uno dei principali notiziari della televisione di stato russa intorno alle 21:31, ora di Mosca. “No alla guerra guerra. Fermate la guerra. Non credete alla propaganda, vi dicono bugie qui“, recita il cartello, che nell’ultima riga riporta la seguente frase: “Russi contro la guerra“.
La donna ha persino registrato un messaggio in anticipo. Nel corso di esso, secondo la traduzione offerta da alcuni utenti di Twitter, afferma che suo padre è ucraino. Invoca proteste contro la guerra, dice che si vergogna di lavorare per la propaganda del Cremlino e denuncia la guerra in modo assoluto.
Pervyi Kanal (Channel One), la rete televisiva di stato qui, dice che sta indagando sull’incidente.
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L’agenzia di stampa statale russa TASS riferisce che la donna potrebbe affrontare accuse di reato amministrativo per la sua invasione. Questa mattina è stata accompagnata a una stazione di polizia: è in stato di arresto.
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