Green pass, emendamento della Lega bocciato: nuove tensioni nella maggioranza

Bocciato l’emendamento della Lega che aveva chiesto di abolire il green pass con lo stop dello stato di emergenza. Intanto Berlusconi lancia un appello, Salvini si discosta ancora una volta dalla linea della maggioranza. 

Matteo Salvini green pass
Green pass, emendamento della Lega bocciato: nuove tensioni nella maggioranza

Le tensioni politiche aumentano e in seno alla maggioranza la Lega trova un muro su un emendamento da inserire nel decreto Milleproroghe. Il partito di Matteo Salvini si scontra con la maggioranza che non ha approvato la sospensione del green pass dopo il prossimo 31 marzo. La scelta di questa data non è casuale visto che proprio quella data potrebbe rappresentare la fine dello stato di emergenza, andamento Covid permettendo.

Nonostante la bocciatura, Silvio Berlusconi ha chiesto comunque un allentamento nelle restrizioni, mettendo in atto “un piano che possa gradualmente dismettere il green pass“. Dopo quattro giorni dai diktat politici di Mario Draghi, in seguito ai problemi sorti nella maggioranza, la Commissione Affari sociali della Camera ha bocciato la richiesta del Carroccio.

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Green pass, nuovo strappo della Lega con la maggioranza guidata da Draghi

Mario Draghi green pass
Green pass, nuovo strappo della Lega con la maggioranza guidata da Draghi

La Lega ha comunque annunciato che non accetterà la fine dello stato di emergenza e al contempo il mantenimento della certificazione verde. A distanza di qualche giorno dalle parole di Mario Draghi è arrivato un nuovo scossone all’interno della maggioranza di governo. Smorza i toni Silvio Berlusconi che, però, ha annunciato di voler comunque optare per una riduzione graduale delle misure restrittive.

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In Commissione Affari sociali non è passato un emendamento per l’eliminazione del Green pass. Era un fatto scontato. Soltanto i polli potevano pensare che il blitz riuscisse. La Lega però compatta votando l’emendamento ha voluto lanciare un messaggio a Draghi“, ha dichiarato Paolo Becchi, professore di filosofia del diritto a Genova all’Adnkronos.

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