Donbass, suonano sirene a Donetsk: esplode autobomba. Pushilin ordina evacuazione | VIDEO

A Donetsk capitale del Donbass suonano le sirene. E’ l’avviso di evacuazione alla popolazione. Denis Pushilin, Capo della Repubblica Popolare di Donetsk ha lanciato l’allarme: “L’esercito ucraino si prepara ad una offensiva generale”. Nel pomeriggio le autorità locali hanno riferito di una esplosione: è stata un autobomba. 

Un suono continuo, terribile, sono le sirene che a Donetsk, capitale e cuore del Donbass, quando suonano significa che bisogna evacuare. Il centro città è già vuoto, immagini spettrali. La popolazione sta lasciando le proprie case, in alcune zone si vedono lunghe code di pullman gialli o bianchi, famiglie con bambini cercano rifugio altrove.

E oggi pomeriggio la conferma che qualcosa di grave può accadere da un momento all’altro arriva dalle parole del Capo della Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin ordina ai suoi cittadini l’evacuazione di tutta la popolazione, li spinge ad andare in Russia per trovare rifugio. Anziani con donne e bambini sono già in viaggio verso la frontiera. Pushilin dice che Rostov ci sono strutture pronte ad ospitarli. Si tratta di circa un milione e mezzo di persone.

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Evacuazione di massa: l’ordne del Capo della Repubblica Denis Pushilin

“A partire da oggi, 18 febbraio, è stata organizzata una partenza centralizzata di massa della popolazione verso la Federazione Russa”. Denis Pushilin parla così ai suoi cittadini. Racconta di come l’ordine alla sua popolazione, in primis le donne, i bambini e gli anziani sono soggetti all’evacuazione. “Vi chiediamo gentilmente di ascoltare e prendere la decisione giusta. La partenza temporanea salverà la vita e la salute di te e dei tuoi cari” spiega.

Pushilin invita la popolazione a rifugiarsi in Russia, nel suo messaggio dice chiaro: “In accordo con la leadership della Federazione Russa, i posti per l’accoglienza e l’alloggio dei nostri cittadini sono pronti nella regione di Rostov. Agli sfollati sarà fornito tutto il  necessario. Sono state create tutte le condizioni per una rapida transizione ai checkpoint. I capi delle imprese e delle istituzioni devono organizzare la partenza delle famiglie dei dipendenti. Quartier generale della difesa territoriale, per fornire loro il trasporto per l’evacuazione dei civili” conclude. Intanto c’è fermento tra i cittadini in fuga. Lunghe code ai distributori di benzina per chi viaggia con la propria macchina. Iniziata anche l’evacuazione degli orfani dagli orfanotrofi della città.

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Donbass, Putin avverte:”La situazione sta peggiorando”

Fonti di Donetsk oggi hanno riferito di nuovi bombardamenti. Le autorità locali entità separatista filo-russa del Donbass accusano l’esercito ucraino di avere sparato, solo oggi,  almeno 30 volte sul loro suolo. La notizia è stata diffusa dalla Tass, che dettaglia come i soldati ucraini abbiano utilizzato mortai e carri armati. Ma per la situazione gravissima del Donbass preoccupano non poco le parole rilasciate dal presidente russo Vladimir Putin che poco dopo l’ora di pranzo ha detto: “C’è un deterioramento della situazione nei territori
del Donbass. Siamo preoccupati” ha concluso. Intanto il portavoce del Cremlino

Dmitry Peskov, come riportato dalla Tass ha disposto il pagamento di circa 10.000 rubli per ogni cittadino evacuato e costretto a rifugiarsi in Russia. Somma pari a circa 120 euro.

Donetsk, esplode autobomba in città

E poco fa le autorità locali hanno riferito di una esplosione vicino al palazzo governativo di Donetsk. Interfax agenzia di stampa russa, riferisce fonti dei separatisti: l’attacco subito attraverso l’esplosione di un autobomba. Le prime immagini fanno subito il giro della rete.

Usa, esplosione auto a Donetsk azione simulata

L’esplosione di un veicolo a Donetsk è una operazione “sotto falsa bandiera“: lo afferma un portavoce del dipartimento di stato Usa.

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