Omicidio Cerciello Rega, orrore nella chat dei Carabinieri: “Una fine alla Cucchi”

Omicidio Cerciello Rega, le frasi shock nelle chat dei Carabinieri: “Squagliamoli nell’acido. Speriamo facciano la fine di Cucchi”.

cerciello rega
Orrore nella chat dei Carabinieri: “Una fine alla Cucchi”

Bisogna “squagliarli nell’acido”. Speriamo “che gli fanno fare la fine di Cucchi”. Frasi shock, parole agghiaccianti. Soprattutto se provenienti da militari. Il terribile augurio arriva, infatti, direttamente caserma di Via Selci, elite investigativa dei Carabinieri. Parole pesantissime quelle contenute nelle carte depositate nel Processo a carico del Carabiniere Fabio Manganaro.

L’accusa nei suoi confronti è di aver sottoposto Natale Hjorth, l’assassino del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, a una misura di rigore non prevista dalla legge. L’imputato, che insieme all’amico Finnegan Lee Elder affronterà domani il Processo d’Appello dopo essere stato condannato all’ergastolo in primo grado, è stato bendato in caserma.

LEGGI ANCHE >> Mascherine all’aperto, Garattini avverte: “Toglierle è un errore perché…”

Omicidio Cerciello Rega, le frasi shock nella chat dei Carabinieri

cerciello rega
Le frasi shock nella chat dei Carabinieri

Al Processo nei confronti di Fabio Manganaro sono state depositate le carte contenenti i messaggi circolati nelle chat dei Carabinieri del Nucleo Investigativo. Un concentrato di rabbia, violenza e giustizialismo: Non mi venite a dire: ‘arrestiamoli e basta’. Devono prendere le mazzate. Bisogna chiuderli in una stanza e ammazzarli davvero quando fanno queste cose. Per carità, c’è gente che nonostante le difficoltà passate riesce a integrarsi, a lavorare e a farsi una famiglia ma poi ci sono ‘sti soggetti che sono come le bestie”, scrive un militare.

LEGGI ANCHE >> Omicidio Rosa Alfieri, perché è stata richiesta la perizia psichiatrica

Qualcuno cerca di mantenere sangue freddo e lucidità cercando di far ragionare gli altri: “Li dovrebbe prendere un’altra stazione perché seriamente c’è il rischio che appena sbagliano a parlare li pestate…”, spiega un Carabiniere. “Si ma qualche mazzata ai c******i se la prenderà, alla fine non si torna indietro”, incalza un altro. La prossima udienza si terrà il 5 aprile e Natale Hjorth testimonierà su quanto accaduto quel giorno.

Il comunicato dell’Arma dei Carabinieri: “Toni offensivi ed esecrabili”

Attraverso una nota il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri rende noto di aver “appreso che, nell’ambito del Processo a carico del Maresciallo capo Fabio Manganaro, per la vicenda del bendaggio di Gabriele Natale Hjorth, sono stati depositati atti di un consulente esterno della Procura relativi a contenuti di alcune chat intercorse tra militari dai toni offensivi ed esecrabili. “Non appena gli atti con i nominativi dei militari coinvolti saranno resi disponibili – prosegue – l’Arma avvierà con immediatezza i conseguenti procedimenti disciplinari per l’adozione di provvedimenti di assoluto rigore, si legge nella nota.

Impostazioni privacy